Gennaio 2025

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IL SOLE

 

Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 19 gennaio, quando passa nella costellazione del Capricorno.


• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.52

• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.37; tramonta alle 17.06

• 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26


La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall'inizio del mese.

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).


Il 4 gennaio alle ore 15 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.103.679 km..

 

LA LUNA

 

Primo quarto il 07/01/2025

Luna piena il 13/01/2025

Ultimo quarto il 21/01/2025

Luna nuova il 29/01/2025

 

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio   solo i primi giorni del nuovo anno ci concederanno qualche opportunità per individuare il pianeta. All’inizio di gennaio Mercurio sorge circa un’ora e mezza prima del Sole e si trova sull’orizzonte a Sud-Est tra le luci dell’alba. Nelle settimane successive il pianeta si avvicina sempre più al Sole con cui si troverà in congiunzione a febbraio.

Venere::  nei primi giorni del 2025 Venere aumenta ancora la sua distanza angolare dal Sole raggiungendo la massima elongazione serale, pari a 47° 10’, il 10 gennaio. Per tutto il mese il pianeta tramonta circa quattro ore dopo il Sole, l’intervallo di tempo più lungo per ammirare il pianeta nelle prime ore della notte, sul cielo occidentale. Venere attraversa la costellazione dell’Acquario e dal giorno 23 gennaio inizia il percorso nei Pesci. Da non perdere l’incontro con Saturno che potremo ammirare il 19 e il 20 gennaio.

Marte   dopo Saturno, Nettuno, Urano e Giove, Marte è l’ultimo dei pianeti esterni a raggiungere l’opposizione, il 16 gennaio. Il pianeta rosso sarà visibile per l’interna notte e lo osserveremo alla sua massima luminosità mentre si trova anche alla minima distanza dalla Terra, che in questa occasione sarà di circa 96 milioni di km.. Marte termina la propria permanenza nella costellazione del Cancro e dal 12 gennaio rientra nei Gemelli.

Giove::   prosegue il periodo favorevole per l’osservazione dei pianeti visibili ad occhio nudo. Dopo il tramonto di Venere il pianeta più luminoso della volta celeste è Giove, che rimane visibile per gran parte della notte. Per tutto il mese il pianeta rimane vicino ad Aldebaran, la stella più luminosa della costellazione del Toro.

Saturno il lungo periodo di osservabilità serale di Saturno si avvia gradualmente alla conclusione. Il pianeta, che anticipa sempre più l’orario del proprio tramonto, è visibile solo nelle prime ore della notte, sull’orizzonte occidentale. Le condizioni di osservabilità sono di fatto analoghe a quelle di Venere, con cui sarà in congiunzione il giorno 20, nella costellazione dell’Acquario.

Urano:   il pianeta inizia il 2025 nella costellazione dell’Ariete, dove era rientrato negli ultimi giorni dello scorso anno. Urano culmina a Sud nel corso delle prime ore della sera e lo si può individuare facilmente molto alto sulla volta celeste. Intorno alla mezzanotte si abbassa sull’orizzonte occidentale. Poiché la luminosità di Urano è prossima al limite accessibile all’osservazione ad occhio nudo, per individuarlo è preferibile l’uso di un telescopio. Urano si sposta lentamente con moto retrogrado, ma il 30 gennaio il movimento si inverte e ritorna diretto.

Nettuno:     il pianeta è ancora osservabile nel corso della prima parte della notte nel cielo occidentale. Nettuno tramonta poco dopo Venere e Saturno. Possiamo cercarlo quindi ad Ovest dopo il tramonto del Sole.. Per la sua debole luminosità Nettuno non è accessibile all’osservazione ad occhio nudo: per osservarlo è quindi indispensabile utilizzare un telescopio. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci, dove rimane per tutto l’anno.

Plutone:

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

 

Plutone è inosservabile in quanto il 21 gennaio si trova in congiunzione con il Sole. Dovremo attendere diverse settimane per vederlo riapparire ad oriente nel cielo del mattino. A causa della sua luminosità estremamente bassa prima di riuscire ad individuarlo con il telescopio sarà necessario attendere che si trovi sufficientemente alto sull’orizzonte orientale, prima della comparsa delle luci dell’alba.

 

 

 

CONGIUNZIONI

 

Luna – Venere : la prima congiunzione dell’anno è un suggestivo incontro ravvicinato tra la falce di Luna crescente e il pianeta Venere che il 3 gennaio saranno visibili nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)

Luna – Saturno : la sera seguente alla congiunzione con Venere, la Luna sarà protagonista di una spettacolare occultazione di Saturno, il 4 gennaio, nella costellazione dell’Acquario. Vedremo il pianeta scomparire sul lato desto della Luna, quello oscuro, e riapparire oltre la falce illuminata, sulla parte sinistra del disco lunare. (vedi mappa)

Luna – Giove - Pleiadi : il 10 gennaio la costellazione del Toro offrirà un vero spettacolo, con la congiunzione tra la Luna e Giove, vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi e alla stella Aldebaran. (vedi mappa)

Luna – Marte : un’altra concentrazioni di astri luminosi. La Luna Piena e Marte si incontrano il 13 gennaio quasi allineati con Castore e Polluce, le stelle principali della costellazione dei Gemelli. (vedi mappa)

Venere – Saturno : la serie di congiunzioni spettacolari del mese di gennaio culmina con l’incontro tra due pianeti. Nelle sere del 19 e del 20 gennaio Venere e Saturno saranno visibili uno vicino all’altro, con Saturno nella costellazione dell’Acquario e Venere che nelle stesse ore passa nella costellazione dei Pesci. (vedi mappa)

 

 

 

STELLE DOPPIE

 

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di gennaio 2025Beta Orionis

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

 

 

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

 

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.

 

 

OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

 

La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile

La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.

  • Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)

Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).

 

- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:

 

 

COSTELLAZIONI

 

Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.

A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.

Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra il Toro e i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, AlnitakAlnilam e Mintaka.

Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.

 

METEORE

METEORE DI GENNAIO 2025

Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell'anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all'incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote.
Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all'orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto, e solamente da mezzanotte all'alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza e quindi aumenta la frequenza, diventa conveniente osservarle.
Dall'Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma come detto dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacenti. Per latitudini inferiori (all'incirca di Napoli) l'osservazione diventa ancor meno agevole, poichè il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente.
Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso il 3 gennaio verso le 16h, ovvero quando purtroppo da noi sarà ancora giorno. Non dovremmo osservare pertanto nulla di eclatante del picco, se non nel dominio radio, anche perché in genere la frequenza oraria degli eventi si mantiene sopra le cento meteore per circa quattro ore solamente. Per le postazioni visuali e video-fotografiche sarà comunque un’annata favorevole, data la completa assenza della Luna.
Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo assai diffusa, mentre durante la maggiore attività appaiono più brillanti e da un radiante più compatto.

 Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune piogge minori, per lo più con radianti vicini all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare, se osservate visualmente, a causa dell’esiguo numero degli eventi. Abbastanza produttive di meteore sono soprattutto le regioni tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra. Si tratta di sciami visibili per l'intera notte, i cui radianti raggiungono ragguardevoli altezze sopra l'orizzonte, e che producono, come detto, poche meteore.
Di queste correnti meteoriche quest'anno risultano ben osservabili quelle attive lontane dal plenilunio del 13 gennaio e comunque non disturbate dalla Luna, ovvero le rho Geminidi (max 7/8 gennaio) favorevoli solo nella seconda parte della notte e le alfa Leonidi (max 31 gennaio).

 

COMETE

COMETE DI GENNAIO 2025

 

 

C/2022 E2 ATLAS

Scoperta a marzo 2022, è passata al perielio il 14 settembre scorso e il 13 di questo mese passerà alla minima distanza da Terra, anche se la sua modesta attività la porterà ad avere una magnitudine di circa 12.5. Pur essendo piccola, si potrà osservare per tutta la notte, con l’ausilio di un piccolo telescopio, facilmente indentificatile nella costellazione di Cassiopea.

 

 

Curva di luce della cometa C/2022 E2 ATLAS
Mappa di visibilità della cometa C/2022 E2 ATLAS
Percorso della cometa C/2022 E2 ATLAS

 

333P/Linear

Scoperta il 4 novembre 2007 dal sistema di sorveglianza LINEAR (Lincoln Near-Earth Asteroid Research). Segnalato come un oggetto dall'aspetto asteroidale con una luminosità compresa tra magnitudine 18,5 e 19. L'oggetto è stato scoperto già in fase di allontanamento, le ultime osservazioni sono state effettuate nel giugno 2008 quando aveva una luminosità di magnitudine 21.

È stato recuperato alla sua seconda apparizione nel novembre 2015, e il suo aspetto cometario è stato riportato nelle osservazioni effettuate da astrofili a partire dal febbraio 2016, in cui è stata registrata una chioma scarsamente condensata di dimensioni angolari inferiori a 1'. Raggiunse il suo massimo nel marzo dello stesso anno con una luminosità di magnitudine 12, con una chioma interna molto condensata, un involucro esterno molto diffuso e una coda molto corta. Nel luglio 2017 sono state effettuate le ultime osservazioni in cui è stata misurata una luminosità di magnitudine 21, effettuate dal sistema PANSTARRS da Haleakala, Hawaii.

La cometa 333P/LINEAR è stata ripresa nella sua terza apparizione da Alan Hale il 29 febbraio 2024, utilizzando uno dei telescopi da 1 metro dell'Osservatorio Astronomico Sudafricano (SAAO) con sede presso l'Osservatorio di Las Cumbres in California. Secondo lo stesso Alan, l'oggetto era intorno alla magnitudine 21 e aveva un aspetto del tutto stellare. La cometa ha attualmente un periodo orbitale di 8,67 anni, raggiungendo il suo perielio il 29 novembre 2024 a una distanza di 1,11 UA dal Sole. Il suo avvicinamento più vicino alla Terra è avvenuto il 9 dicembre scroso a una distanza di 0,54 UA dal nostro pianeta.

Secondo la curva di luce ottenuta dalle osservazioni effettuate fino alla fine di novembre, la cometa ha raggiunto il suo massimo con una luminosità di magnitudine 10,5 all'inizio di dicembre 2024, in coincidenza con il suo avvicinamento alla Terra, essendo osservabile visivamente attraverso piccoli telescopi. La geometria orbitale è abbastanza favorevole per l'osservazione dall'emisfero settentrionale, non essendo visibile dall'emisfero meridionale.

La cometa è in rapido allontanamento dal Sole, ma continuerà ad avvicinarsi alla Terra fino al 9 quando la sua distanza minima dal nostro pianeta sarà di 0,54 UA. Ecco perché 333P aumenterà ancora un po' di luminosità dalla magnitudine 11 alla 10,5, essendo osservabile visivamente con piccoli telescopi, momenti in cui la sua fotografia potrà essere fattibile anche da luoghi bui senza dover ricorrere a grandi mezzi strumentali.

 

 

Curva di luce della cometa 333P/Linear
Mappa di visibilità della cometa 333P/Linear
Percorso della cometa 333P/Linear

 

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