Marzo 2018

IL SOLE

 

Si trova nella costellazione dell'Acquario fino al 12 marzo, quando passa nella costellazione dei Pesci.

  • 1 marzo: il sole sorge alle 6.47; tramonta alle 18.02
  • 15 marzo: il sole sorge alle 6.24; tramonta alle 18.18
  • 31 marzo: il sole sorge alle 6.57; tramonta alle 19.36 (ora legale)


La durata del giorno aumenta di 1 ora e 24 minuti dall'inizio del mese. 

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 

Fino al 24 marzo gli orari sono espressi in TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale). 
Da domenica 25 marzo 2018 gli orari sono espressi in Ora Estiva (o "Ora Legale"), pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale), ovvero due ore in più rispetto al Tempo Universale (TU).

EQUINOZIO DI PRIMAVERA: il 20 marzo - alle ore 16 e 15 minuti (TU). 

 

 LA LUNA

 

Luna piena il 02/03/2018

Ultimo quarto il 09/03/2018

Luna nuova il 17/03/2018

Primo quarto il 24/03/2018

Luna piena il 31/03/2018

 

MESI CON 5 FASI LUNARI :

Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari

Come già avvenuto lo scorso mese di gennaio, anche in questo mese di marzo di verificano 5 fasi lunari e la cosiddetta “Luna blu”, la seconda Luna Piena nello stesso mese.

 

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

Mercurio:  gran parte del mese è favorevole all’osservazione del pianeta per il quale si verifica il periodo di migliore osservabilità serale per l’anno in corso. Il 14 marzo Mercurio tramonta un’ora e 25 minuti dopo il Sole, raggiungendo la massima elongazione (distanza angolare) il giorno 15, a oltre 18° dal Sole. Nella parte finale del mese il pianeta si riavvicina repentinamente al Sole, diventando del tutto inosservabile, fino a trovarsi in congiunzione con il Sole all’inizio di aprile. Da segnalare la doppia congiunzione con Venere, il 5 e il 18 marzo.

Venere  il pianeta più luminoso torna a dominare il cielo serale. Con il passare dei giorni potremo scorgerlo man mano più alto sull’orizzonte occidentale nella luce del crepuscolo serale, poco dopo il tramonto del Sole. Come già segnalato nel paragrafo precedente, l’osservabilità di Venere è molto simile a quella di Mercurio: i due pianeti sono protagonisti di due congiunzioni, il 5 e il 18 marzo. Venere a inizio mese si trova nella costellazione dell’Acquario: dal 3 marzo inizia ad attraversare un ampio tratto della costellazione dei Pesci. Da notare, dal 12 al 14 marzo, una escursione nella costellazione della Balena. Dal 30 marzo lo troviamo nella costellazione dell'Ariete.

Marte:come nei mesi precedenti, Marte è uno dei componenti del terzetto di pianeti visibili nella seconda parte della notte, con Giove e Saturno, a cui si avvicina progressivamente nel corso del mese. Marte è facilmente individuabile a Sud –Est nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Il pianeta rosso fino all’11 marzo si trova nella costellazione dell’Ofiuco, in seguito lo possiamo individuare nel Sagittario.

Giove: verso la fine del mese già intorno alla mezzanotte lo possiamo scorgere basso poco dopo il suo sorgere sull’orizzonte orientale. Pertanto è osservabile per tutta la seconda parte della notte, fino al suo culminare a Sud prima del sorgere del Sole. Il pianeta si muove lentamente all’interno della costellazione della Bilancia dove il giorno 9 inverte il moto, che diventa retrogrado.

Saturno:dei tre pianeti visibili al mattino presto è l’ultimo a sorgere. Lo si può quindi osservare solo nelle ultime ore della notte a Sud-Sud-Est, prima del sorgere del Sole. Da notare la distanza angolare da Marte che si riduce sensibilmente nel corso del mese. Saturno si trova ancora nella costellazione del Sagittario.

Urano: il pianeta è ormai basso sull’orizzonte occidentale, dove lo possiamo osservare brevemente prima del suo tramonto. Data la bassa luminosità sarà difficoltoso individuarlo, a causa della luce del crepuscolo serale. La luminosità di Urano è comunque sempre al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare è necessario l’uso di un telescopio. Il 29 marzo si trova in congiunzione con Venere. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dai Pesci, vicino al limite con l’Ariete.

Nettuno: il pianeta si trova in congiunzione con il Sole il 4 marzo. Nettuno è pertanto inosservabile per tutto il mese. A fine mese sorge ad Est al mattino presto, ma data la sua bassa luminosità, è di fatto praticamente impossibile individuarlo così basso sull’orizzonte e tra le luci dell’alba. Il pianeta si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno 2022.

 Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è osservabile a Sud – Est poco prima dell’alba. Pur rimanendo sempre piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente, rendendo possibile la sua individuazione a Sud-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà nei prossimi anni, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo.

 

CONGIUNZIONI

Venere – Mercurio : la prima delle due congiunzioni fra Venere e Mercurio si verifica la sera del 5 marzo. Possiamo tentare l’osservazione dei due pianeti molto bassi sull’orizzonte occidentale appena dopo il tramonto del Sole, nella costellazione dei Pesci. 

Luna - Giove : nella notte tra il 6 e il 7 marzo la Luna, che si sta avvicinando alla fase di Ultimo Quarto, si trova nella costellazione della Bilancia, dove si verifica la congiunzione con il pianeta Giove. 

Luna – Marte : prima del sorgere del Sole, al mattino del 10 marzo, la Luna calante e Marte si trovano in congiunzione al limite tra le costellazioni dell’Ofiuco e del Sagittario. 

Luna - Saturno: dopo le congiunzioni con Giove e Marte, la Luna raggiunge Saturno nella costellazione del Sagittario, dove possiamo osservarli prima del sorgere del Sole al mattino presto dell’11 marzo.

Luna - Venere – Mercurio : la sera del 18 marzo si verifica la seconda congiunzione tra Venere e Marte nello stesso mese. In questa occasione, estremamente basso sull’orizzonte occidentale, si può scorgere il sottilissimo falcetto di Luna crescente, appena il giorno dopo la Luna Nuova. Mercurio e Venere si trovano nella costellazione dei Pesci, mentre la Luna è nella Balena . 

 

STELLE DOPPIE

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Zeta Cancri

 

COSTELLAZIONI

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali: rispetto al mese di febbraio le troveremo però più spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale fanno la loro apparizione le grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troviamo anche la piccola e debole costellazione del Cancro a separare i Gemelli dal Leone. Sempre inconfondibile Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Nella stessa zona di cielo troviamo le costellazioni del Toro con la stella rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo. Più alto sull'orizzonte rispetto a Sirio, poco al di sotto dei Gemelli, si può facilmente riconoscere un'altra stella luminosa, Procione, del Cane Minore.

Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, è invece povero di stelle brillanti: con l'aiuto di una mappa si possono riconoscere le costellazioni dell'Unicorno, dell'Idra e, vicino alla Vergine, il Cratere. L'Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale; tracciando una linea, prolungamento verso sinistra del segmento che unisce le stelle Merak e Dubhe (si veda la mappa del cielo a Nord), troveremo la Stella Polare. A Nord-Ovest troviamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro troviamo la costellazione del Perseo. A Nord-Est, sotto l'Orsa Maggiore ed a sinistra della Vergine, vedremo invece sorgere la costellazione del Bootes, caratterizzata dalla particolare forma ad aquilone.

 

17 - 18 marzo 2018 : "110... e lode" - Grande Maratona Messier

Il più classico ed atteso appuntamento per gli astrofili amanti del deep sky: una maratona a caccia dei 110 oggetti del catalogo Messier. 

17 - 18 MARZO 2018 

La sfida osservativa, a cui partecipano astrofili di tutto il mondo, invita tutte le associazioni italiane a dedicare le notti di questo week-end alla GRANDE MARATONA DI MESSIER

 

 

METEORE

METEORE DI MARZO 2018


Marzo è un mese poco favorevole per osservare le meteore. Durante la notte sono attivi pochi sciami e quindi in genere si riesce a vedere solamente poco più di una decina di stelle cadenti in un’ora di sorveglianza. Per di più in questo periodo le meteore sono alquanto deboli in luminosità, essendo generate da particelle molto piccole, così, se non si osserva in buone condizioni di trasparenza del cielo e lontano dalle luci cittadine, si rimane sicuramente delusi. 

L’apporto degli sciami minori è molto basso, a volte al limite della riconoscibilità. La maggior parte delle meteore è originata dalle regioni prossime all’eclittica, tra le costellazioni della Vergine e del Leone, da un confuso raggruppamento di radianti (Virginidi), che in momenti differenti mostra dei massimi di attività poco definiti. Si tratta di corpuscoli con orbite molto simili, che probabilmente in passato formavano un’unica corrente meteorica, ora perturbata e separata in numerose componenti. 

Marzo è anche un mese in cui spesso si osservano, specie dalle regioni eclitticali, spettacolari bolidi, dato che non di rado la Terra incontra occasionalmente frammenti di origine asteroidale. 

All’inizio e alla fine del mese la Luna coi pleniluni del 2 e 31 marzo porterà il massimo disturbo, potremo comunque già dopo la prima settimana osservare, specie nella prima parte della notte, le pi Virginidi (max 5/6 marzo) che paiono irradiarsi dalla zona tra le stelle Spica e Regolo. Questa vecchia e ormai diffusa corrente, identificata da molti semplicemente come Virginidi di marzo, è stata studiata soprattutto nel dominio radio, in quanto formata in prevalenza da minute particelle, e più recentemente in quello video. 
Dopo la metà del mese (specie tra il 18/19 e il 20/21 marzo) vedremo aumentare il numero delle meteore dalle zone poco sopra Spica, dai radianti delle eta e theta Virginidi, nonchè dalla zona sotto la coda del Leone (radiante delle beta Leonidi). La loro osservazione quest’anno sarà favorevole dato che la Luna sarà al novilunio il 17 marzo. 

Come detto, tutte queste correnti tuttora poco conosciute abbondano di particelle assai minute e pertanto producono generalmente meteore poco luminose. In questi casi può diventare utile per chi osserva visualmente meteore con una certa sistematicità disegnare accuratamente le singole tracce luminose su mappe stellari [ 2 ], così da permettere la successiva analisi delle convergenze. 

 

COMETE

COMETE DI MARZO 2018


Anche nel mese di marzo non avremmo comete luminose e ci dovremmo accontentare.


C/2016 R2 PanSTARRS

Sebbene con molta dispersione nelle stime di luminosità visuale, la cometa C / 2016 R2 (PANSTARRS) sembrava rimanere intorno alla magnitudine 10.5 durante lo scorso mese di febbraio. La cometa ha un diametro apparente di circa 2’-4’, circa 400.000 chilometri di grandezza assoluta, e con una condensazione che continua. Per quanto riguarda la sua dinamica coda di ioni blu, questa è visibile solo fotograficamente ma continua a mostrare le strutture che cambiano, anche se forse un po’ meno spettacolare.

Nel mese di marzo la cometa dovrebbe mantenere un aspetto molto costante con la stessa luminosità vicino alla magnitudine 10.5 visivamente osservabile con telescopi di media apertura.

Sarà osservabile per tutto il mese di marzo durante le prime ore della notte in direzione ovest-nord-ovest, spostandosi verso nord entrerà nella costellazione di Perseo all'inizio di marzo. Intorno al giorno 20 sarà a circa 3 ° del centro di NGC 1499 (Nebula California).


C/2016 M1 PanSTARRS

Scoperta il 22 giugno 2016 tramite la survey del telescopio Pan-Starrs alle Hawaii (USA) quando la cometa era di magnitudine 19 ed era nella costellazione del Dragone, aveva una chioma di 10" di diametro e una piccola coda di 12" di lunghezza.

La C / 2016 M1 (PANSTARRS) non è nuova, è una cometa di lungo periodo la cui ultima visita è stata circa 80.000 anni fa. In questa sua apparizione la cometa sarà osservabile con il binocolo da metà maggio fino a fine agosto 2018; anche se solo fino alla fine di giugno dalla latitudine 40 ° N e fino alla fine di luglio dal 20 ° N.

Il 25 giugno arriverà a circa 1.3 UA dalla Terra quando attraverserà il piano orbitale della cometa. Il suo perielio sarà il 10 agosto 2018 a una distanza dal Sole di 2,2 UA

La prima osservazione visuale della cometa è avvenuta nell'aprile 2017, stimando una luminosità di magnitudine 16,4 e un diametro della chioma di 0,3'. Poi è stato osservato da agosto a novembre con una luminosità in aumento in quel periodo da magnitudo 15 a 14, mentre la chioma è aumentata di dimensioni da 0,3'a 0,6'.

Per questo mese di marzo la luminosità andrà ad aumentare per arrivare alla magnitudo 11-10, osservabile visivamente con telescopi di modesta apertura.

Sarà osservabile anche se bassa sopra l’orizzonte, verso est nella tarda nottata, nella costellazione dell'Aquila con lo sfondo della Via Lattea e si muoverà lentamente in direzione sud-est sopra le nebulose oscure B 137 e B 138.

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