Maggio 2018

IL SOLE

 

Si trova nella costellazione dell'Ariete fino al 14, quando passa nella costellazione del Toro.

 1 maggio: il sole sorge alle 6.08; tramonta alle 20.11

15 maggio: il sole sorge alle 5.52; tramonta alle 20.26

 31 maggio: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.40

 

La durata del giorno aumenta di 58 minuti dall'inizio del mese. 
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale) 

 

LA LUNA

 

Ultimo quarto il 08/05/2018

Luna nuova il 15/05/2018

Primo quarto il 22/05/2018

Luna piena il 29/05/2018

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio: per tutto il mese di maggio il pianeta sorge poco prima del Sole. Nella prima parte del mese si può tentarne l’osservazione al mattino presto sull’orizzonte orientale, dove Mercurio sorge quasi 50 minuti prima del Sole. Con il passare dei giorni il pianeta anticipa sempre più il suo sorgere che negli ultimi giorni di maggio avviene meno di mezz’ora prima del Sole, il che lo rende praticamente inosservabile, essendo molto basso sull’orizzonte e ormai sovrastato dalla luce dell’alba.

Venere: il pianeta più luminoso domina il cielo di queste sere primaverili, dove raggiunge la migliore visibilità per l’anno in corso. Il 28 maggio Venere tramonta 2 ore e 40 minuti dopo il Sole. Possiamo quindi ammirarlo a lungo sull’orizzonte occidentale. è tornato a brillare nelle prime ore del mattina. Venere completa l’attraversamento della costellazione del Toro (il 3 maggio si trova in congiunzione con la stella Aldebaran) e il 19 maggio raggiunge il limite con la costellazione dei Gemelli.

Marte: il pianeta rosso è osservabile nel corso della seconda parte della notte. Nelle ore che precedono l’alba lo si può individuare a Sud-Est. A fine mese è possibile vederlo culminare a Sud al mattino presto, appena prima del sorgere del Sole. Marte si trova nella costellazione del Sagittario, fino al 14 maggio, quando raggiunge il limite con il Capricorno.

Giovequesto mese di maggio rappresenta il migliore periodo dell’anno 2018 per osservare il pianeta gigante. Il 9 maggio è la data dell’opposizione al Sole del pianeta: Giove rimane visibile per l’intera notte, sorge in concomitanza del tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte e possiamo seguirlo mentre si abbassa sull’orizzonte occidentale al comparire delle luci dell’alba. L’opposizione implica anche la condizione di massima luminosità, minima distanza dalla Terra e, per chi lo osserva al telescopio, massimo diametro apparente del pianeta. Giove si trova ancora nella costellazione della Bilancia, dove si sposta lentamente con moto retrogrado.

Saturno:  il pianeta con gli anelli si trova ancora in una posizione intermedia tra Giove e Marte. Mentre Giove è già osservabile per tutta la notte, per ammirare Saturno è ancora necessaria un po’ pazienza. L’orario del suo sorgere continua comunque ad anticipare sempre più e a fine mese potremo scorgere il pianeta sull’orizzonte orientale già prima della mezzanotte. Nel corso della seconda parte della notte lo possiamo vedere al suo culmine a Sud. Saturno prosegue la sua permanenza nella costellazione del Sagittario.

Urano: reduce dalla congiunzione con il Sole avvenuta il mese scorso, l’osservazione di Urano è ancora particolarmente difficoltosa. Il pianeta compare ad Est al mattino presto poco prima del sorgere del Sole. Si trova quindi molto basso sull’orizzonte orientale, tra le prime luci dell’alba che ben presto prendono il sopravvento. Le condizioni di osservabilità migliorano leggermente alla fine del mese. Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare è comunque consigliabile l’ausilio del telescopio. Il mese scorso il pianeta, dopo molti anni, ha lasciato la costellazione dai Pesci: nei prossimi anni lo vedremo nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno:  lo si può individuare a Sud-Sud-Est nel corso delle ultime ore della notte. A fine mese poco prima del sorgere del Sole è già relativamente alto in cielo a Sud-Est. Il tempo a disposizione per osservarlo continua a crescere con il passare dei giorni. Per poter osservare Nettuno, data la bassa luminosità, è necessario l’ausilio di un telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo molto prolungato, fino all’anno 2022.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è osservabile a Sud – Est poco prima dell’alba. Pur rimanendo sempre piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente, rendendo possibile la sua individuazione a Sud-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà nei prossimi anni, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo.

 

CONGIUNZIONI

 

Luna - Saturno : nel corso della seconda parte della notte tra il 4 e il 5 maggio la Luna accompagna Saturno nella costellazione del Sagittario. 

Luna - Marte : allontanandosi da Saturno, la notte successiva, prima dell’alba del 6 maggio, la Luna si avvicina a Marte, ancora nella costellazione del Sagittario. 

Luna - Venere : la sera del 17 maggio, tra le luci del crepuscolo, possiamo ammirare Venere, molto luminoso nella costellazione del Toro, in congiunzione con la sottile falce di Luna crescente che fa il suo ingresso nella costellazione di Orione. 

Luna - Giove : la notte del 27 maggio possiamo facilmente osservare la congiunzione tra la Luna quasi piena e il pianeta Giove; i due astri si incontrano nella costellazione della Bilancia.

Luna - Saturno : alla fine del mese si ripete la congiunzione tra la Luna e Saturno; nella notte tra il 31 maggio e il 1° giugno i due astri si trovano nuovamente vicini nella costellazione del Sagittario. 

 

 

STELLE DOPPIE

 

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Delta Corvi.

 

COSTELLAZIONI

 

Alte nel cielo, in direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di maggio. 
Secondo la mitologia greca, la temibile fiera fu soffocata da Ercole, poiché risultava invulnerabile alle frecce ed alla clava, mentre la Vergine era considerata la dea della giustizia che si riteneva vivesse in mezzo agli uomini, ma per i misfatti di questi preferì lasciare la Terra per prendere posto nel firmamento. 
Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo: tra le più facili da individuare segnaliamo Regolo, nel Leone, e Spica, l'unica stella di notevole luminosità della Vergine. 
Sotto di essa possiamo riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori, del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e la stella Vega, della Lira, che dominerà i cieli estivi. Continua il periodo di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit. 
Unico punto fisso della volta celeste - almeno in prima approssimazione - la Stella Polare nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord. 
Queste due costellazioni sono strettamente legate anche nella leggenda greca che narra della trasformazione in orse della ninfa Callisto e del figlio Arcade ad opera di Giunone, gelosa delle attenzioni di Zeus verso la bella Callisto. 
Per proteggerle dai cacciatori, Zeus decise quindi di porle in cielo, ma facendole ruotare intorno al polo celeste per non perderle mai di vista. 
Tra le due Orse, sinuosa come un serpente, troviamo la lunga costellazione del Dragone. 
Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice. 
Il mito di quest'ultima è legato ad un personaggio storico realmente esistito. 
Berenice era infatti la moglie di Tolomeo III Euergete, re d'Egitto (III secolo a.C.), della dinastia dei Tolomei, la cui più nota esponente, nonché ultima discendente, fu la famosissima Cleopatra. 
Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte occidentale, c'è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l'Auriga, i Gemelli e, un po' più in alto, la debole costellazione del Cancro. 
In tarda serata vedremo invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione, l'Ofiuco e il Sagittario. 
Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la Corona Boreale e la costellazione di Ercole. 
La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto l'Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo. 
A Nord-Est cominciano ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e l'Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo estivo. 

  

METEORE

METEORE DI MAGGIO  2018

In maggio la maggior parte dell’attività meteorica si concentra nella prima parte del mese e nella seconda parte della notte.

Le eta Aquaridi, legate ad antichi residui della cometa Halley, costituiscono una delle correnti meteoriche più cospicue dell’anno, ma alle nostre latitudini la loro osservabilità è ed è sempre stata alquanto difficoltosa e deludente, poiché il radiante permane per pochissimo tempo sopra l’orizzonte e soprattutto a basse altezze, così che la frequenza delle meteore si rivela da noi molto contenuta. 
Questo sciame mostra in realtà un gran numero di meteore alle latitudini australi, dove il radiante arriva quasi allo zenit, con tassi orari simili a quelli delle Perseidi.
Il radiante, posto nella zona più alta dell’Aquario, si mostra attivo per quasi un mese, con un aumento evidente della frequenza dal 3 al 10 maggio e un picco maggiore intorno al 5/6 maggio. Nel nostro paese le regioni meridionali beneficiano di un maggior tempo di osservazione, ossia da quando il radiante sorge fino all’iniziare del crepuscolo mattutino. Al contrario le regioni via via sempre più a nord godono di un minor tempo di visibilità e di peggiori circostanze. 
Purtroppo l’osservazione quest’anno verrà disturbata dal chiarore della Luna, che salirà sopra l’orizzonte quasi in parallelo col radiante, pur comunque restando abbastanza bassa.

Un ulteriore contributo alla attività meteorica di maggio è dato dai radianti minori della fascia eclitticale in Libra, Ofiuco e Scorpione, prodotti da correnti meteoriche estremamente diffuse per effetto delle perturbazioni planetarie. Si tratta di meteoroidi originati da corpi di varia origine, come probabilmente la cometa Lexell e gli asteroidi di tipi Apollo, Adonis e 1983 LC. 
Per poter ben osservare queste saltuarie meteore occorrerà attendere il passare della mezzanotte, quando i radianti saranno a sufficienza sopra l’orizzonte. Il loro numero resterà comunque in genere abbastanza esiguo e le frequenze saranno costellate di lievi aumenti più o meno accentuati. 
Favorevoli all’osservazione quest’anno saranno circa a metà maggio le diffuse e lente Ofiuchidi (max 12/13 e 14/15 maggio), che molti chiamano Sagittaridi di maggio. 
Da tenere sotto controllo saranno pure le eta Liridi (max 9 maggio), generate dalla cometa 1983 H1 IRAS-Araki-Alcock, le quali in questi ultimi anni si sono mostrate abbastanza attive e potrebbero prima o poi produrre un exploit di meteore. 

 

COMETE

COMETE DI MAGGIO 2018

 

Anche nel mese di maggio non avremmo comete luminose, ma questo non deve essere scoraggiante, anzi è una buona palestra per cimentarsi con questi oggetti quando sono deboli.


C/2016 M1 PanSTARRS

Anche in questo mese di maggio la cometa continuerà ad aumentare la sua luminosità passando da una magnitudine di circa 10.3 ad una magnitudine di circa 9.3.Rispetto al mese scorso, è stata rilevato un aumento dell’attività. Ricordo che la cometa si sta avvicinando alla Terra per arrivare al suo massimo avvicinamento a fine giugno, per dirigersi poi al perielio previsto per il 10 agosto 2018. Sarà osservabile verso est nella tarda nottata (sorge ad inizio mese alle 01:00) ai margini della costellazione dell'Aquila e dal 7 maggio entrerà nella costellazione del Sagittario. La notte del 15 maggio sarà a circa 2 gradi ad ovest della galassia irregolare NGC6822, detta nebulosa di Barnard.

C/2016 N6 PanSTARRS

Cito la presente solo perché ha una posizione nella volta stellata che la porta ad essere circumpolare, quindi facilmente osservabile anche nelle prime ore della notte. La cometa ha il suo perielio il 18 luglio 2018 ma per l’effetto del massimo avvicinamento avutosi negli ultimi giorni di aprile, risulta per così dire “luminosa” con una magnitudine di circa 12.5 che manterrà per circa tutto il mese di maggio, muovendosi esclusivamente nella costellazione della Lince.



 

 Le mappe delle comete si trovano a questo indirizzo http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Maggio_2018

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo il tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti