Giugno 2018

IL SOLE

 

Si trova nella costellazione del Toro fino al giorno 21, quando passa nella costellazione dei Gemelli.

  • 1 giugno: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.41
  • 15 giugno: il sole sorge alle 5.36; tramonta alle 20.49
  • 30 giugno: il sole sorge alle 5.40 tramonta alle 20.52


(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 

Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale) 

21 giugno: Solstizio d'Estate 

Quest'anno il solstizio cade il 21 giugno, precisamente alle 10.07 TU (TU = Tempo Universale, corrispondente all'ora del fuso orario di Greenwich). 
L'orario, espresso nell'ora legale estiva attualmente vigente (TU + 2 h), corrisponde alle ore 12.07 . 
Nel giorno più lungo dell'anno il sole sorge alle 5.36 e tramonta alle 20.51. 
Il giorno dura 15 ore e 15 minuti. 

Al mezzogiorno dell'Ora Solare (ovvero alle una dell'Ora Legale attualmente in vigore) il Sole raggiunge il punto di massima elevazione sull'orizzonte. 
L'altezza raggiunta dal Sole dipende dalla latitudine: a Roma al culmine arriva a circa 71° 30'. A Milano l’altezza massima è 68° (3° 30' più basso rispetto a Roma), a Palermo invece supera i 75°. 

 

LA LUNA

 

Ultimo quarto il 06/06/2018

Luna nuova il 13/06/2018

Primo quarto il 20/06/2018

Luna piena il 28/06/2018

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio: il pianeta è inosservabile nel corso della prima parte del mese. In particolare il 6 giugno si verifica la congiunzione con il Sole. La situazione muta velocemente nell’arco di poche settimane e a fine mese potremo facilmente individuare Mercurio sull’orizzonte occidentale, grazie ad uno dei migliori periodi per l’osservazione serale del pianeta per l’anno in corso. Negli ultimi giorni di giugno Mercurio si può individuare ad Ovest, più basso in cielo rispetto a Venere e allineato con Castore e Polluce, le stelle principali della costellazione dei Gemelli.

Venere:  dopo aver raggiunto la massima durata dell’intervallo di tempo che intercorre tra il tramonto di Venere e quello del Sole negli ultimi giorni dello scorso mese di maggio, per il pianeta inizia una lenta ma inesorabile riduzione della sua osservabilità serale. Nel corso del mese la differenza tra l’orario del tramonto di Venere e del Sole si riduce di circa mezz’ora. A fine mese avviene circa 2 ore e un quarto dopo quello del Sole. Venere inizia il mese di giugno nella costellazione dei Gemelli, dal 12 al 29 attraversa completamente quella del Cancro e finisce il mese nel Leone.

Marte:il pianeta rosso continua ad anticipare l’orario del proprio sorgere e finalmente a fine mese potremo vederlo comparire sull’orizzonte orientale prima della mezzanotte. Marte si sposta lentamente nella costellazione del Capricorno, dove rimane per tutto il mese. Fino al giorno 28 si sposta con moto diretto, per poi invertire la marcia e proseguire il suo cammino negli ultimi giorni di giugno con moto retrogrado.

Giove reduce dall’opposizione del mese precedente, il pianeta gigante è ancora ben visibile nel cielo serale e sarà ancora protagonista dei cieli estivi per molte settimane. Nelle prime ore di oscurità lo potremo ammirare mentre culmina a Sud; nella seconda parte della notte si abbassa a Sud – Ovest, dove tramonta prima dell’alba. Anche per questo mese Giove rimane all’interno della costellazione della Bilancia.

Saturno: è finalmente arrivato il periodo migliore dell’anno in corso per osservare lo splendido pianeta con i suoi anelli. Possiamo facilmente individuare il pianeta a Sud-Est nella prima parte della notte, a Sud nelle ore centrali e a Sud-Ovest prima dell’alba. Il 27 giugno si verifica l’attesa opposizione al Sole, condizione ideale per ammirare Saturno, che sarà osservabile per tutta la notte, al massimo della sua luminosità per il 2018, ed alla minima distanza dalla Terra (circa 1.353 milioni di km.). Saturno si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione del Sagittario. Proprio la sera del 27 giugno potremo osservare la Luna Piena vicino a Saturno.

 

La posizione di Saturno nella costellazione del Sagittario la sera del 27 giugno, alle ore 23:00.
Saturno e i suoi principali satelliti alle ore 23:00 del 27 giugno, giorno dell'opposizione

 

 

Urano:lo si può cercare ad Est nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nel corso del mese il pianeta, che continua ad anticipare il suo sorgere e quindi ad incrementare la sua altezza sull’orizzonte orientale, può essere individuato prima dell’arrivo delle prime luci dell’alba. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e l’uso di un telescopio è sempre consigliabile per poterlo osservare. Il pianeta si trova nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno: il pianeta è osservabile nel corso della seconda parte della notte. E’ possibile individuarlo a Sud-Est nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nel corso del mese il pianeta anticipa ulteriormente l’orario del suo sorgere e a fine giugno sorge poco dopo la mezzanotte. A causa della sua bassa luminosità, inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo, per osservare Nettuno rimane indispensabile l’uso del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è osservabile a Sud – Est poco prima dell’alba. Pur rimanendo sempre piuttosto basso sull’orizzonte, le condizioni di osservabilità di Plutone migliorano gradualmente, rendendo possibile la sua individuazione a Sud-Sud-Est poco prima del sorgere del Sole. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà nei prossimi anni, fino al 2023. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo.

 

CONGIUNZIONI

 

Luna - Saturno : segnaliamo nuovamente la congiunzione tra la Luna e Saturno, già citata nella rubrica del cielo di maggio. Possiamo infatti osservare l’avvicinamento della Luna a Saturno nel corso delle ore centrale della notte tra il 31 maggio e il 1° giugno (la mappa si riferisce alla mezzanotte). La congiunzione si verifica nella costellazione del Sagittario. 

Luna - Marte : Poco dopo la mezzanotte tre il 2 e il 3 giugno sull’orizzonte a Sud – Est si vedrà sorgere la Luna seguita dal pianeta rosso. I due astri si trovano nella costellazione del Capricorno. 

Luna - Mercurio : appena dopo il tramonto del 14 giugno alla sfida per tentare l’osservazione del sottilissimo falcetto lunare – ad appena un giorno dalla Luna Nuova – si aggiunge quella per individuare l’elusivo Mercurio. Intorno alle ore 21:00 i due astri si trovano sull’orizzonte occidentale, nella costellazione dei Gemelli. 

Luna - Venere : due giorni dopo l’incontro tra Luna e Mercurio, la sera del 16 giugno sarà molto più facile osservare la congiunzione tra la falce di Luna crescente e Venere, vicino all’ammasso stellare M 44 (il “Presepe”) nella costellazione del Cancro. 

Venere - M44 : il 20 giugno Venere si trova al centro della costellazione del Cancro, dove possiamo osservarlo vicino all’ammasso stellare del Presepe (M 44). 

Luna - Giove : la sera del 23 giugno la Luna e il pianeta gigante, Giove, si trovano in congiunzione nella costellazione della Bilancia. 

Luna - Saturno : si ripete il fenomeno che abbiamo ammirato nelle prime ore del mese. Ma la notte tra il 27 e il 28 giugno sarà ancora più significativa. Nel corso della notte , nella costellazione del Sagittario, vedremo la Luna Piena avvicinarsi a Saturno in opposizione (come già segnalato, il 27 è proprio la data dell’opposizione al Sole del pianeta).

 

 

 

STELLE DOPPIE

 

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Epsilon Bootis.

 

COSTELLAZIONI

 

In tarda serata sarà possibile vedere sull'orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell'animale. 
Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione. Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull'orizzonte rispetto a quelle invernali. 
Mentre nei mesi invernali i Gemelli sfioravano quasi lo Zenit (*) sopra le nostre teste, è invece una sfida per gli osservatori del cielo il riuscire a scorgere tutte le stelle dello Scorpione, così basse da essere spesso in parte nascoste dai rilievi all'orizzonte o dalle foschie serali. L'ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte. 
Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia (l'unico oggetto inanimato delle 12 costellazioni dello zodiaco), mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario. 
A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine. Un discorso a parte lo merita l'Ofiuco, un'estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell'assenza di stelle particolarmente luminose. Tuttavia l'Ofiuco gode di una certa notorietà per il suo ruolo di "tredicesima costellazione zodiacale": si tratta di un dettaglio ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell'Eclittica (**), per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell'Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco. 
Allontanandoci dall'eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes. Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all'Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo. 
Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse. Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l'Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest. 
Dalla parte opposta rispetto alla Stella Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo. 

  

METEORE

METEORE DI GIUGNO  2018

In giugno godiamo di poche ore di oscurità al di fuori dei crepuscoli astronomici, pertanto rimane poco tempo da dedicare all’osservazione, per giunta il numero delle stelle cadenti è tra i più bassi dell’anno. Non ci sono sciami importanti, ma solamente correnti minori, a volte poco attive, frammiste a brillanti sporadiche. 
Molti dei loro radianti sono posizionati sul piano eclitticale, in un raggruppamento diffuso che specie dalle costellazioni dello Scorpione e del Sagittario si mostra con poche meteore, lente e per lo più di debole luminosità, inframmezzate da occasionali eventi brillanti. 
In giugno inoltre i satelliti artificiali sono visibili per quasi tutta la notte, dato che il Sole non va sotto l’orizzonte di molto. 

Le prime notti del mese saranno un po’ più disturbate dal chiarore della Luna (plenilunio il 29 maggio), che ad ogni modo rimarrà sempre alquanto bassa sull’orizzonte, e già dopo la prima settimana si potranno compiere senza problemi osservazioni visuali e fotografiche. 
Specie nella prima parte della notte, si potrà seguire soprattutto l'attività delle omega e chi Scorpidi (max 3 e 5 giugno), due componenti della stessa corrente che spesso producono brillanti meteore, e delle lente tau Erculidi (max 3 giugno), originate dalla cometa Schwassmann-Wachmann 3, le quali potrebbero risultare in questi anni secondo alcuni più abbondanti nel numero rispetto al passato. 

 

Verso la metà del mese si potranno studiare le meteore che sembrano provenire dalle regioni del Dragone e della Lira. Qui sono presenti due interessanti radianti distanti una ventina di gradi, ritenuti da molti in qualche modo collegati tra loro, quello delle Liridi, originate dalla cometa 1915 Mellish, e quello delle xi Draconidi, che negli anni ha mostrato degli improvvisi e brevi exploit di meteore. La loro frequenza è variabile secondo la posizione della cometa che le origina. La notte del 16/17 giugno di probabile maggiore attività di entrambe le correnti sarà favorevole all’osservazione data l’assenza della Luna. La letteratura indica che le Liridi furono scoperte nel 1966, ma in realtà esistono testimonianze di questo radiante già nelle osservazioni italiane di metà dell’800. 

 

Sempre nel medesimo periodo, tra l’Aquila e l’Ofiuco è attivo pure il radiante diffuso delle Aquilidi (max 16/17 giugno), originate probabilmente dalla cometa 1618 II, radiante che alterna periodi di blanda attività (3-4 meteore/h) a momenti di frequenza più sostenuta. 

 

Purtroppo a fine mese la Luna, in prossimità del plenilunio, disturberà l’osservazione delle Bootidi (max 27/28 giugno), una corrente irregolare che ad esempio nel 1998 dopo decenni di inattività ha mostrato una inattesa ed eccitante apparizione (oltre 100 meteore/hr) causata dal passaggio della Terra in una nube di residui della cometa Pons-Winnecke [ * ]. Ad ogni modo, poiché il radiante durante la notte risulterà abbastanza alto sull’orizzonte e alquanto distante dal disco lunare, che permarrà sempre basso , sarà possibile in qualche modo tenere sotto controllo l’attività di questo interessante sciame. 

 


[ * ] http://meteore.uai.it/haver98.htm 

 

In http://meteore.uai.it/sciami/2018/giu2018.htm maggiori dettagli sulle meteore di giugno. 

 

In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati e per collaborare o segnalare avvistamenti. 

 

 

COMETE

COMETE DI GIUGNO 2018

 

 

 Le mappe delle comete si trovano a questo indirizzo http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Giugno_2018

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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