Luglio 2018

IL SOLE

 

Il giorno 21 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.

  • 1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51
  • 15 luglio: il sole sorge alle 5.49; tramonta alle 20.46
  • 31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32


Oltrepassato il Solstizio d'Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi. 
Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 43 minuti. 

Il 6 luglio alle ore 17:00 T.U. (le 19:00 in Ora Legale Estiva) la Terra si trova all'afelio, a una distanza di 152 095 327 km dal Sole. 

Nel 2017 la data dell'afelio era il 3 luglio. Si registra pertanto una sensibile differenza rispetto alla data del 2018. Segnaliamo questo approfondimento del sito Vialattea.net che spiega le ragioni della variabilità delle date dell'afelio e del perielio (si riferisce all'anno 2006, ma la spiegazione rimane valida) : 
https://www.vialattea.net/content/2404/

 

 

LA LUNA

 

Ultimo quarto il 06/07/2018

Luna nuova il 13/07/2018

Primo quarto il 19/07/2018

Luna piena il 27/07/2018

 

 

- 27 LUGLIO 2018 - ECLISSI TOTALE DI LUNA

 

 

- TUTTI I DATI SUL FENOMENO, ORARI, APPROFONDIMENTI, CURIOSITA' AL LINK : 

 

 

- La scheda dell'eclissi dal sito di Fred Espenak eclipsewise.com :

 

 

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercuriola prima parte del mese è favorevole all’osservazione del pianeta in orario serale. Il momento migliore è proprio il 1° luglio, quando Mercurio tramonta quasi un’ora e mezza dopo il Sole, il massimo intervallo disponibile per osservare il pianete per l’estate 2018. La massima elongazione viene invece raggiunta il 12 luglio con una distanza angolare dal Sole di oltre 26°. Nel corso della seconda metà del mese Mercurio si avvicina sensibilmente al Sole, fino a diventare inosservabile.

Venere:   il cielo sull’orizzonte occidentale è ancora caratterizzato dallo splendore del pianeta Venere, che tramonta circa due ore dopo il Sole. Nel corso del mese di luglio l’intervallo di tempo a disposizione per ammirare il fulgido pianeta si riduce di circa mezz’ora. Gradualmente ma inesorabilmente il pianeta si avvicina all’orizzonte e con il passare delle settimane lo vederemo man mano più basso e per meno tempo. Nel corso del mese di luglio Venere attraversa per intero la costellazione del Leone, fino a raggiungere il limite con la Vergine.

Marte il pianeta rosso sarebbe stato il protagonista incontrastato del mese, se non venisse in parte messo in secondo piano dall’eclissi totale di Luna. Per i dettagli rimandiamo agli approfondimenti dedicati alla “Luna Rossa”. Ricordiamo le informazioni essenziali : proprio il 27 luglio, data dell’eclissi, Marte sarà all’opposizione e in congiunzione con la Luna eclissata. Marte, situata sulla volta celeste in posizione opposta a quella del Sole, sarà osservabile per tutta la notte, raggiungerà la massima luminosità per l’anno in corso (M = - 2,8 , il Marte più luminoso dalla grande opposizione del 2003). La minima distanza effettiva dalla Terra, pari a 57.590.630 km. sarà raggiunta qualche giorno dopo, il 31 luglio. Marte si sposta con moto retrogrado nella costellazione del Capricorno, dove rimane per tutto il mese.

Giove: all’inizio di luglio lo possiamo osservare al culmine in direzione Sud quando il cielo è ancora rischiarato dalle luci del crepuscolo, poco dopo il tramonto del Sole. Nel corso del mese possiamo ancora osservarlo nelle prime ore della notte, ma il pianeta riduce l’intervallo di osservabilità, anticipando l’orario del proprio tramonto. Lo possiamo osservare a Sud Ovest, via via sempre più basso sull’orizzonte. Anche per questo mese Giove rimane all’interno della costellazione della Bilancia. dove l’11 luglio torna al moto diretto.

Saturno: dopo l’opposizione avvenuta nello scorso mese di giugno, Saturno offre ancora un periodo di visibilità ideale. Lo si può individuare senza difficoltà e rimane osservabile per quasi l’intera notte. Si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove si sposta lentamente con moto retrogrado.

 Urano: il pianeta anticipa ulteriormente l’orario del proprio sorgere e compare sull’orizzonte orientale dopo la mezzanotte. Nel corso delle ultime ore della notte lo si può osservare già piuttosto alto in cielo a Sud-Est. Urano si sposta quasi impercettibilmente nella costellazione dell’Ariete. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è consigliato l’uso del telescopio.

Nettuno: il pianeta è osservabile per quasi tutta la notte, essendo ormai imminente l’opposizione al Sole. Sorge in tarda serata ed è possibile individuarlo inizialmente a Sud-Est e successivamente in direzione Sud, dove culmina nel corso delle ore che precedono il sorgere del Sole. Per osservare Nettuno è indispensabile l’uso del telescopio, dato che la luminosità del pianeta è al di sotto al limiti accessibile alla percezione dell’occhio nudo. Nettuno si sposta molto lentamente con moto retrogrado nell’Acquario, costellazione che lo ospiterà per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Si verifica il miglior periodo dell’anno per tentarne l’osservazione. Infatti il 12 luglio Plutone si trova in opposizione al Sole. Diventa quindi visibile per tutta la notte, a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, poi a Sud nelle ore centrali della notte ed infine a Sud-Ovest prima dell’alba. Data la luminosità molto bassa del pianeta, rimane indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023. 
- Una curiosità sull’opposizione di Plutone : 
L’allineamento Plutone-Terra-Sole sarà così perfetto che da Plutone si vedrebbe la Terra (e la Luna) transitare sul disco lunare. L’ultima volta è avvenuto nel 1931 (anno della scoperta di Plutone) e dovremo attendere 161 per ritrovare un allineamento simile. 
Fonte : https://blogs.nasa.gov/pluto/2016/07/22/pluto-preparing-for-the-perfect-alignment/ .

 

CONGIUNZIONI

 

Luna – Marte  : una anteprima di quanto accadrà il 27 luglio. Intorno alla mezzanotte tra il 30 giugno e il 1° luglio sull’orizzonte orientale possiamo osservare il sorgere della Luna e di Marte in congiunzione nella costellazione del Capricorno. L’incontro tra i due astri si ripeterà la sera dell’eclissi. 

Mercurio - M44 : : il pianeta Mercurio sfiora l’ammasso stellare aperto M44 (il “Presepe”), nella costellazione del Cancro. Si può tentare l’osservazione dei due oggetti, molto bassi sull’orizzonte occidentale, la sera del 4 luglio. 

Luna - Mercurio : la sera del 14 luglio , nella costellazione del Cancro. il sottilissimo falcetto di Luna crescente si avvicina a Mercurio. 

Luna - Venere  : tra la sera del 15 e quella del 16 luglio si nota la falce di Luna crescente che “sorpassa” Venere nella costellazione del Leone. 

Luna – Giove  :  la Luna, poco oltre il Primo Quarto, raggiunge Giove nella costellazione della Bilancia la sera del 20 luglio. 

Luna – Saturno  : prosegue la marcia della Luna che, attraversando le costellazioni zodiacali, è protagonista di una lunga serie di congiunzioni con i pianeti. La sera del 24 è il turno di Saturno, che incontra la Luna nel Sagittario. 

Luna in eclissi – Marte  : l’atteso gran finale, ampiamente annunciato nei paragrafi precedenti. La congiunzione tra la Luna Piena in eclissi e il pianeta Marte la sera del 27 luglio, nella costellazione del Capricorno. 

 

 

 

STELLE DOPPIE

 

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare 36 Ophiuchi.

 

COSTELLAZIONI

 

Le brevi notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste. 
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*). 
Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" : i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno. 
Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate. 
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa). 
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice. 
La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa. 
L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato. 
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile. 
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia. Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi! 
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola. 
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore. 
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine. 
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares. 
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U". 
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole. 
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore. 
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopeae, più in alto, Cefeo.

 

  

METEORE

METEORE DI LUGLIO 2018

Terminato giugno, ha inizio il clima estivo vero e proprio, cosa che può di certo invogliare a intraprendere qualche osservazione notturna. Luglio rappresenta una buona occasione anche per chi vuole cominciare sistematicamente con le meteore, dato che aumenta il numero degli sciami e delle stelle cadenti stesse, e che, in buone condizioni di trasparenza e oscurità, le frequenze diventano in genere superiori alle 20 meteore/h.

Quest’anno il plenilunio capita il 28 giugno e il 27 luglio, pertanto nei giorni vicini a queste date il numero delle meteore visibili risulterà ridotto quasi di una decina di volte a causa del chiarore lunare. 

Le regioni di cielo più attive sono quelle eclitticali del Sagittario, Aquila, Capricorno e Aquario. Qui i radianti presenti sono parecchio diffusi e vicini tra loro. Le osservazioni fotografiche, o ancor meglio quelle video, sono le più opportune, poiché visualmente risulta difficile discernere se si tratti di questo o quel sciame, specie se le scie luminose sono lontane dal radiante. Consigliabile è che chi si cimenterà nell’osservazione visuale disegni su carte stellari [1] le tracce luminose e annoti la loro velocità apparente per poter poi stabilire l’associazione più probabile a un radiante. Vista l’assenza della Luna, particolare attenzione quest’anno potremo darla alle Pegasidi (max 10 luglio), giovane sciame minore di velocissime meteore di cui non si conosce l’origine, oppure alle Capricornidi (max 12 luglio e 01 agosto), che offrono inusuali meteore lente e brillanti, che nella maggior parte dei casi si frammentano con una spettacolare esplosione finale. 

Favorevole all'osservazione quest'anno sarà in particolare la corrente delle Aquilidi (max 17/18 luglio) che sembra irradiarsi da un'area tra lo Scudo e il confine orientale dell'Aquila. 

Un'altra regione di cielo interessante è quella che comprende le costellazioni del Dragone, Aquila e Cigno, dove sono stati segnalati dei radianti diffusi di cui non sempre è risultata chiara l'attività. E' il caso soprattutto delle gamma Draconidi, un enigmatico sciame che nel 2016 a fine mese ha mostrato dopo anni di quiescenza un imprevisto e brevissimo exploit, testimoniato magnificamente da 9 stazioni italiane della rete video IMG-UAI Sezione Meteore. 

Purtroppo nella seconda parte del mese la Luna disturberà l’osservazione della componente meridionale delle delta Aquaridi (max 28 luglio), certamente la corrente più conosciuta di luglio. Note fin dal 1849 come uno sciame diffuso, sono riscontrate tutt’ora ben attive, pur se osservabili con una certa difficoltà in quanto ricche di eventi poco luminosi. 

 

COMETE

COMETE DI LUGLIO 2018

 Il punto:


C/2016 M1 PanSTARRS

Solo per cronaca e come anticipato lo scorso mese, la cometa è arrivata al suo picco di luminosità attestandosi alla magnitudine 8.9-9, mentre il suo perielio del 10 agosto si avvicina, ma purtroppo la cometa ha una declinazione negativa che non ne permette l’osservazione dalle nostre latitudini.


21/P Giacobini-Zinner

Si affaccia questo mese una vecchia conoscenza, la cometa periodica 21/P Giacobini-Zinner appartenente alla famiglia cometaria di Giove con un periodo orbitale di 6,6 anni. Arriverà al perielio il 10 settembre prossimo e attualmente si sta muovendo nella costellazione del Cigno, per poi il 10 luglio entrare nella costellazione del Cefeo e concludere il mese nella costellazione di Cassiopea. Quindi per tutto il mese sarà circumpolare, e quindi facilmente visibile già dalle prime ore della notte. La sua luminosità ad inizio mese sarà di magnitudine 10.8 e andrà ad aumentare per tutto il mese. Proprio i primi giorni del mese di troverà a passare a poca distanza (circa 2 gradi) dall’ammasso M39.


C/2017 S3 PanSTARRS

Questa cometa scoperta il 27 settembre 2017 quando si trovava a ben 4,9 UA dal Sole, ha un'orbita retrograda inclinata di 99 gradi rispetto all'eclittica. Il perielio è per il prossimo 15 agosto a soli 0,2 UA dal Sole e le ultime previsioni attestano la sua magnitudine a circa 3.5-4, anche se purtroppo le condizioni di osservabilità saranno pessime in quanto molto vicino al Sole. Per quasi tutto il mese di luglio sarà circumpolare e si muoverà tra le costellazioni della Giraffa e dell’Auriga, ma la sua osservabilità, come detto all’inizio, andrà via via a peggiorare all’approssimarsi del perielio, costringendoci ad alzatacce mattutine per poterla osservare. Ad inizio mese sarà di magnitudine 12 mentre a fine mese la sua luminosità dovrebbe attestarsi introno alla magnitudine 8.

 

 Le mappe delle comete si trovano a questo indirizzo http://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Luglio_2018

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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