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Febbraio 2019

IL SOLE

 

Si trova nella costellazione del Capricorno fino al 16 febbraio, quando passa nella costellazione dell'Acquario.

  • 1 febbraio: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 17.26
  • 15 febbraio: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 17.44
  • 28 febbraio: il sole sorge alle 6.49; tramonta alle 18.01


La durata del giorno aumenta di 1 ora e 11 minuti dall'inizio del mese.


(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana). 

 

LA LUNA

 

Luna nuova il 04/02/2019

Primo quarto il 12/02/2019

Luna piena il 19/02/2019

Ultimo quarto il 26/02/2019

 

LA LUNA PIENA DEL 19 FEBBRAIO SARA’ UNA SUPERLUNA 

La Luna Piena del 19 febbraio sarà anche la Superluna più grande del 2019. 
Nel dettaglio, ci saranno solo poco meno di 7 ore tra l’istante in cui la Luna si trova al perigeo, il punto di minima distanza dalla Terra, e la fase di Luna Piena. 
Quando la Luna si troverà al perigeo, la sua distanza dalla Terra sarà di circa 356.761 km.

Le maggiori dimensioni della "Superluna" non sono così evidenti. La differenza del diametro angolare tra una Superluna al perigeo e una Miniluna all’apogeo è di circa il 14% (ed una differenza del 7% rispetto ad una Luna Piena “media”. La differenza di area e di luminosità della Superluna è di circa il 15% e del 30% rispetto alla Luna “media” e alla Miniluna. 

Il consiglio è di fotografare la Superluna e di confrontare l'immagine con altre riprese con la Luna all'apogeo, e quindi con minori dimensioni apparenti. 
Ricordiamo ad esempio l'eclissi totale di Luna del 27 luglio 2018, avvenuta con la Luna all'apogeo. La Luna Rossa dell’eclissi del 21 gennaio scorso era una Superluna. Un’altra Superluna si è verificata il 1° gennaio 2018. 

  

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio:  nel corso del mese si verificano delle buone opportunità per l’osservazione del pianeta in orario serale, poco dopo il tramonto del Sole. A inizio febbraio Mercurio è ancora inosservabile, reduce dalla recente congiunzione con il Sole. Nella seconda parte del mese il pianeta tramonta oltre un’ora dopo il Sole: c’è quindi la possibilità di individuarlo sull’orizzonte ad Ovest tra le luci del crepuscolo. La massima elongazione serale si registra il giorno 27, quando Mercurio si trova ad una distanza angolare dal Sole di 18° 08’ e tramonta un’ora e 34 minuti dopo il Sole

Venere:   il pianeta più luminoso è osservabile al mattino presto prima del sorgere del Sole, ma il suo intervallo di osservabilità si riduce sensibilmente. Se all’inizio del mese Venere sorge circa 3 ore prima del Sole, a fine febbraio questo accade con meno di due ore di anticipo. Venere sarà quindi sempre più basso sull’orizzonte orientale, dove possiamo osservarlo tra le prime luci dell’alba. Nel corso del mese Venere attraversa quasi per intero la costellazione del Sagittario, terminando il mese vicino al limite con il Capricorno. Da segnalare la congiunzione con Saturno del 18 febbraio

Marte  niente di nuovo sull’orizzonte occidentale per il pianeta rosso. Come nei mesi precedenti, Marte, unico pianeta tra quelli visibili ad occhio nudo presente nel cielo della sera, rimane visibile ad ovest nelle prime ore della notte, con minime variazioni del proprio intervallo di osservabilità. Unica novità significativa, il passaggio, il 13 febbraio, dalla costellazione dei Pesci a quella dell’Ariete.

Giove dopo la congiunzione con Venere dello scorso mese di gennaio, la situazione sull’orizzonte orientale si è invertita. Adesso è Giove a trovarsi più alto in cielo rispetto a Venere, e ad avere quindi un maggiore intervallo di osservabilità al mattino presto, prima dell’alba. Mentre Venere si abbassa sempre più verso l’orizzonte, Giove si mantiene sempre nella costellazione dell’Ofiuco, dove possiamo vederlo sorgere quasi contemporaneamente alla stella Antares nella vicina costellazione dello Scorpione.

Saturno:  Saturno completa il terzetto di pianeti brillanti osservabili nel cielo del mattino, sull’orizzonte orientale. Le sue condizioni di osservabilità sono molto simili a quelle di Venere, con il quale si trova infatti in congiunzione il 18 febbraio. Saturno si trova ancora nella costellazione del Sagittario. Il 2 febbraio Saturno sarà occultato dalla Luna (v. paragrafo “congiunzioni”).

Urano: il pianeta è ancora osservabile nelle prime ore della notte. L’intervallo di tempo disponibile per individuarlo si riduce gradualmente con il passare dei giorni. Lo si può cercare ad Ovest, con l’ausilio di un binocolo o di un telescopio, essendo al sua luminosità ai limiti della percezione ad occhio nudo. Il 6 febbraio Urano termina la lunga permanenza nella costellazione dei Pesci, dove si trovava dal 2009, e fa il suo ingresso in quella dell’Ariete.

Nettuno: il pianeta è ormai praticamente inosservabile. La posizione in cielo è vicina a Venere, con cui si trova in una stretta congiunzione il giorno 21 febbraio. La bassa luminosità del pianeta richiede in ogni caso l’uso del telescopio per poterlo osservare, ma la luce del crepuscolo rende sempre più difficile il tentativo di individuarlo. A fine mese a pochi giorni dalla congiunzione con il Sole, l’osservazione di Nettuno è impossibile. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.

Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Dopo l’opposizione che ha avuto luogo lo scorso mese di luglio, Plutone rimane ancora osservabile per quasi tutta la notte. Per osservarlo bisogna cercarlo nel cielo meridionale nel corso delle prime ore della notte e successivamente a Sud-Ovest. Considerata sua luminosità estremamente bassa è comunque indispensabile un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad individuarlo. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.

 

CONGIUNZIONI

 

Luna - Saturno : La sottilissima falce di Luna, ad solo due giorni dalla Luna Nuova, sorge appena prima di Saturno la mattina del 2 febbraio. In breve tempo la Luna si avvicina a Saturno fino ad occultarlo, a partire dalle ore 6:25 circa. L’occultazione di Saturno da parte della Luna è un evento spettacolare ma, in questa occasione, molto difficile da osservare, essendo i due astri estremamente bassi sull’orizzonte orientale. Saranno leggermente favoriti gli osservatori con l’orizzonte privo di ostacoli ad Est, ad esempio le località sulla costa adriatica.

Luna - Mercurio : la sera del 5 febbraio, ad appena 20 ore dalla Luna Nuova, sarà molto difficile scorgere la sottilissima falce di Luna crescente e, ancora più basso sull’orizzonte, l’elusivo Mercurio. 

Luna - Marte : anche questo mese l’unica congiunzione osservabile facilmente nella prima parte della notte è quella tra la Luna e Marte. La sera del 10 febbraio i due astri si incontrano nella costellazione dei Pesci. 

Venere - Saturno : al mattino presto del 18 febbraio, prima del sorgere del Sole, sull’orizzonte in direzione Sud-Est, Venere e Saturno sorgono molto vicini tra loro nella costellazione del Sagittario. 

Luna - Giove : la Luna poco oltre l’Ultimo Quarto, nelle ultime ore della notte tra il 26 e il 27 febbraio, si avvicina al pianeta Giove nella costellazione dell’Ofiuco. 

 

 

STELLE DOPPIE

 

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di febbraio 2019.

 

COSTELLAZIONI

 

 

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo. Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete.

Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.

Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.

A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.

Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia. 

 

 

 

  

METEORE

METEORE DI FEBBRAIO  2019

Nel periodo invernale la quantità di meteore osservate diminuisce drasticamente, sia perchè le condizioni esterne sono in genere sfavorevoli o poco invoglianti per chi osserva visualmente, sia perché il numero delle stelle cadenti è in realtà basso e soprattutto mediamente con debole luminosità. In febbraio non ci sono grossi sciami, l’attività è dovuta soltanto ad alcune correnti minori e alle meteore sporadiche. Chi osserva, se posizionato in un luogo buio e con buona trasparenza, di prima sera potrà contare 2-3 stelle cadenti al massimo e poco più di una decina nelle ultime ore della notte. Nell’arco del mese la zona eclitticale, soprattutto nei pressi della costellazione del Leone, è quella che dà il maggiore apporto in termini di meteore. Si tratta delle prime avvisaglie del sistema complesso delle Virginidi, un gruppo di radianti che da febbraio ad aprile si attivano in momenti differenti. In questi ultimi anni l’attenzione di molti osservatori si è concentrata anche sulle regioni di cielo tra le costellazioni del Boote, Corona Boreale, Serpente ed Ercole, in quanto più volte da qui è stata segnalata una certa confusa attività meteorica. Probabilmente anche in questo caso si tratta di radianti minori, la cui attività è stata messa in evidenza proprio grazie all’attenzione prestata recentemente dagli osservatori visuali e soprattutto video.

Nella prima settimana del mese, data la mancanza del disturbo lunare, avremo una favorevole occasione nella seconda parte della notte per studiare le xi Bootidi(poco a est di Arturo), soprattutto il 5/6 febbraio quando ne è atteso il maggior numero, e le lambda Erculidi (max 6/7 febbraio). In febbraio le Virginidi si evidenziano primariamente con le psi Leonidi da un radiante a est di Regolo, con le delta Leonidi da un radiante in prossimità del centro della costellazione e con le sigma Leonidi (max 25 febbraio) dalla coda del Leone.

Si tratta di stelle cadenti molto belle, poco veloci e non molto luminose, salvo qualche rara eccezione dovuta a quei meteoroidi di origine asteroidale che si trovano frammisti alla corrente stessa. Quest'anno ci sarà la possibilità di osservare il comportamento delle psi Leonidi (max 11/12 febbraio) nella seconda parte della notte quando la Luna volgerà al tramonto. Per le delta Leonidi (max 23/24 febbraio) ci sarà invece una finestra osservativa utile solo nella prima parte della notte, mentre per le sigma Leonidi si avranno condizioni di osservazione favorevoli con completa assenza del disturbo lunare.

Una curiosità da ricordare è che febbraio è tra i mesi dell’anno che hanno un tasso medio giornaliero di cadute meteoritiche tra i più alti, basti ricordare tra le famose cadute di Sikhote-Aline nel 1947 e Chelyabinsk nel 2013.

 

COMETE

COMETE DI FEBBRAIO 2019

 

Il punto:

 


46/P Wirtanen

 

La cometa dopo aver dato spettacolo nel mese di dicembre e gennaio scorsi, ha imboccato la strada del “tramonto”, anche se però rimarrà ancora un oggetto con una discreta magnitudine. Si troverà per tutto il mese nella costellazione dell’Orsa Maggiore e sarà circumpolare; si potrà osservare già dalla prima serata molto alta sull’orizzonte, con una magnitudine che sarà in calo ma che rimmarrà per quasi a fine mese, sotto la decima.

C/2018 Y1 Iwamoto

Come detto lo scorso mese, il 19 dicembre 2018 l'astronomo dilettante Masayuki Iwamoto, scopre la sua terza cometa. Raggiungerà il perielio il prossimo 7 Febbraio ad una distanza di 1,287 UA dal Sole, pochi giorni dopo, il 13 febbraio sarà il suo approccio più vicino alla Terra quando passerà a 0.303 UA dal nostro pianeta. La cometa ora è di magnitudine 7.8 ma verso la metà del mese potrebbe sfiorare la magnitudine 6. Ad inizio di febbraio sorgerà poco dopo le 23:00 per anticipare sempre più e diventare visibile per tutta la nottata. Visto il suo stretto avvicinamento alla Terra, avrà un moto proprio molto elevato che raggiungerà i 18 arcsec/min transitando attraverso le costellazioni della Vergine, Leone, Cancro, Gemelli e Auriga.

Il 3 febbraio si troverà a circa 2 gradi nord della famosa galassia Sombrero M104, il 11 febbraio alle ore 03:00 si troverà a passare a soli 55’ dalle galassie M95-M96 e a fine mese si troverà nell’Auriga in una zona ricca di oggetti nebulari IC410 (nebulosa Girino), IC405 ed ammassi aperti come M36, M38.

 

 

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