Febbraio 2024

IL SOLE

 

Si trova nella costellazione del Capricorno fino al 16 febbraio, quando passa nella costellazione dell'Acquario.

  • 1 febbraio: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 17.26
  • 15 febbraio: il sole sorge alle 7.09; tramonta alle 17.44
  • 29 febbraio: il sole sorge alle 6.48; tramonta alle 18.01


La durata del giorno aumenta di 1 ora e 12 minuti dall'inizio del mese.

 

 

LA LUNA

 

Ultimo quarto il 03/02/2024

Luna nuova il 09/02/2024

Primo quarto il 16/02/2024

Luna piena il 24/02/2024

 

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio   sarà molto difficile avvistare il pianeta nel corso del mese di febbraio. L’intervallo di osservabilità al mattino presto si riduce sempre più, con Mercurio che sorge meno di un’ora prima del Sole, a cui si avvicina progressivamente, fino alla congiunzione, che si verifica il giorno 28. Dovremo attendere il prossimo mese per vederlo riapparire nei cieli della sera.

Venere:: il pianeta più brillante è ancora visibile al mattino, tra le luci dell’alba, ma il tempo a disposizione per osservarlo diminuisce sensibilmente. Nei primi giorni del mese sorge circa due ore prima del Sole, mentre alla fine di febbraio appare sull’orizzonte orientale appena un’ora prima. Venere rimane fino al giorno 16 nella costellazione del Sagittario. Dal 17 lo possiamo osservare nel Capricorno, dove, il giorno 22, raggiunge Marte.

Marte   la visibilità del pianeta rosso è simile a quella di Venere, a parte naturalmente la luminosità, molto inferiore. Marte è ancora molto basso sull’orizzonte orientale, dove sarà ancora difficile individuarlo tra le luci dell’alba. Il giorno 13 il pianeta lascia la costellazione del Sagittario e entra nel Capricorno, dove, come già ricordato, andrà in congiunzione con Venere il 22.

Giove::   possiamo ancora ammirare il pianeta gigante nelle prime ore della notte, anche se l’intervallo di osservabilità si riduce con il passare dei giorni. Possiamo comunque individuarlo senza difficoltà a Sud-Ovest: è ancora l’astro più luminoso del cielo serale. Giove continua a spostarsi con moto diretto nella costellazione dell’Ariete.

Saturno termina il lungo periodo di osservabilità serale del pianeta. Dopo essere stato protagonista, insieme a Giove, della prima parte della notte per molti mesi, il pianeta completa finalmente il suo avvicinamento al Sole, finendo per scomparire sull’orizzonte occidentale nella luce del crepuscolo serale. La congiunzione con il Sole avviene il 28 febbraio. Dovremo pazientare diverse settimane per poterlo rivedere al mattino presto, all’alba. Saturno rimane nella costellazione dell’Acquario

Urano:    il pianeta è ancora osservabile durante le prime ore della notte. Anche per questo mese le condizioni di osservabilità sono molto simili a quelle di Giove, trovandosi anch’esso nella costellazione dell’Ariete, anche se, naturalmente, c’è una grande differenza di luminosità tra i due pianeti e per osservare Urano è necessario l’utilizzo di un binocolo o di un telescopio

Nettuno:   si avvia al termine il periodo di osservabilità serale del pianeta. Nettuno tramonta poco dopo Saturno. Lo troveremo quindi sempre più basso sull’orizzonte occidentale fino a diventare di fatto inosservabile, immerso nella luce del crepuscolo serale. A causa della sua bassa luminosità, in ogni caso è indispensabile l’uso del telescopio per tentarne l’osservazione. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci, dove rimane tutto l’anno.

Plutone:

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Dopo la congiunzione con il Sole che si è verificata lo scorso mese di gennaio, Plutone ritorna nel cielo mattutino, rimanendo tuttavia molto basso sull’orizzonte a Sud-Est e quindi estremamente difficile da individuare. Data la sua bassa luminosità è sempre richiesto l’utilizzo di un telescopio per tentarne l’osservazione. Plutone si trova nella costellazione del Capricorno, vicino a Marte e Venere. .

 

 

 

CONGIUNZIONI

 

Luna - Venere : tra le prime luci dell’alba del 7 febbraio, sull’orizzonte a Sud-Est vedremo sorgere la sottile falce di Luna calante accompagnata da Venere, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)

Luna - Marte : al mattino dell’8 febbraio, il giorno prima della Luna Nuova, la sottilissima falce di Luna calante sorgerà circondata da diversi pianeti, che però saranno estremamente bassi sull’orizzonte orientale già illuminato dalla luce dell’alba, e quindi difficili da individuare, salvo Venere. Gli altri pianeti saranno Marte e, ancora più vicino all’orizzonte, Mercurio. (vedi mappa)

Luna - Saturno  : al crepuscolo serale dell’11 febbraio sull’orizzonte occidentale Saturno tramonta seguito dal falcetto di Luna crescente. I due astri si trovano nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)

Luna - Giove : la notte del 15 febbraio Giove e la Luna, prossima al Primo Quarto, sono visibili nella costellazione dell’Ariete. (vedi mappa)

Luna - Pleiadi : il 16 febbraio la Luna al Primo Quarto transiterà molto vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. (vedi mappa)

Venere - Marte : tra le luci dell’alba al mattino del 22 febbraio suggestiva congiunzione tra due pianeti. Venere e Marte si incontrano sull’orizzonte orientale a Sud-Est nella costellazione del Capricorno. (vedi mappa)

 

STELLE DOPPIE

 

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di febbraio 2024 Delta Geminorum.

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

 

 

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

 

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.

 

 

 

OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

 

La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile

La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.

  • Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)

Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).

 

- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:

 

 

COSTELLAZIONI

 

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: AlnitakAlnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo.
Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete.
Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.
Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.
A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.
Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.

 

METEORE

METEORE DI FEBBRAIO 2024

Nel periodo invernale la quantità di meteore osservate diminuisce drasticamente, sia perchè le condizioni esterne sono in genere sfavorevoli o poco invoglianti per chi osserva visualmente, sia perché il numero delle stelle cadenti è in realtà basso e soprattutto mediamente con debole luminosità. In febbraio non ci sono grossi sciami, l’attività è dovuta soltanto ad alcune correnti minori e alle meteore sporadiche. Chi osserva, se posizionato in un luogo buio e con buona trasparenza, di prima sera potrà contare 2-3 stelle cadenti al massimo e poco più di una decina nelle ultime ore della notte.
Nell’arco del mese la zona eclitticale, soprattutto nei pressi della costellazione del Leone, è quella che dà il maggiore apporto in termini di meteore. Si tratta delle prime avvisaglie del sistema complesso delle Virginidi, un gruppo di radianti che da febbraio ad aprile si attivano in momenti differenti.

In questi ultimi anni l’attenzione di molti osservatori si è concentrata anche sulle regioni di cielo tra le costellazioni del Boote, Corona Boreale, Serpente ed Ercole, in quanto più volte da qui è stata segnalata una certa confusa attività meteorica. Probabilmente anche in questo caso si tratta di radianti minori, la cui attività è stata messa in evidenza proprio grazie all’attenzione prestata recentemente da sparuti osservatori visuali e soprattutto da quelli video.

Nella prima parte del mese, data l’assenza del disturbo lunare, avremo nella seconda parte della notte una favorevole occasione per studiare le Xi Bootidi (radiante poco a est di Arturo) soprattutto il 5/6 febbraio quando ne è atteso il maggior numero, e le lambda Erculidi (max 6/7 febbraio). La corrente complessa delle Virginidi in questo mese si evidenzia favorevolmente per tutta la notte con le psi Leonidi da un radiante a est di Regolo (max 11/12 e 12/13 febbraio).

Si tratta di stelle cadenti molto belle, poco veloci e non molto luminose, salvo qualche rara eccezione dovuta a quei meteoroidi di origine asteroidale che si trovano frammisti alla corrente stessa. Per le altre aree di irradiazione delle Virginidi, ovvero le delta Leonidi e le sigma Leonidi, non ci sarà invece alcuna finestra osservativa utile data la costante presenza della Luna prossima al plenilunio del 24 febbraio.

Una curiosità da ricordare è che febbraio è tra i mesi dell’anno che hanno un tasso medio giornaliero di cadute meteoritiche tra i più alti, basti ricordare tra le più famose, quella di Sikhote-Aline nel 1947 e quella di Chelyabinsk nel 2013.

 

 

COMETE

COMETE DI FEBBRAIO 2024

 

 

  • Aggiornamento: da alcuni mesi la cometa 12P/Pons-Brooks sta aumentando di luminosità suscitando l'interesse di moltissimi astrofili in Italia e all’estero.

Sul sito www.uai.it Un articolo a cura di Giannantonio Milani, Referente della Sezione di Ricerca “Comete” dell’UAI con dati e suggerimenti per l'osservazione

 


 

62P Tsuchinshan 1

Questa fu la prima di due comete scoperte all'inizio di gennaio 1965 dall'Osservatorio Purple Mountain di Nanchino, precisamente il 1° gennaio.

Non si conosce il nome dello scopritore, infatti il ​​nome della cometa "Tsuchinshan" non è né più né meno che la trascrizione cinese-mandarino di "Viola Montagna", il nome dell'osservatorio. L'annuncio venne ritardato di diverse settimane, infatti la prima osservazione della cometa fuori dalla Cina fu fatta il 9 febbraio 1965 dall'Osservatorio Palomar in California, USA, e la sua orbita fu successivamente calcolata, risultando in un breve periodo.

Questa è la decima apparizione della cometa periodica 62PTsuchinshan, che attualmente ha un periodo orbitale di 6,18 anni ed ha raggiunto il perielio lo scorso 25 dicembre 2023 a una distanza di 1,27 UA. del Sole. Il suo avvicinamento massimo alla Terra è avvenuto lo corso mese ed esattamente il 29 gennaio 2024 ad una distanza di 0,50 UA dal nostro pianeta. La cometa attualmente è di magnitudine 9.5 e tenderà via via a diminuire per il suo reciproco allontanamento dal Sole e dalla Terra.

 

 

 
Curva di luce della cometa 62P Tsuchinshan 1
Mappa di visibilità della cometa C/2022 E3 ZTFPercorso della cometa 62P Tsuchinshan 1
Percorso della cometa 62P Tsuchinshan 1

144P/Kushida

E' una cometa periodica appartenente alla famiglia delle comete gioviane. Attualmente è di magnitudine 11.4 ma nel corso del mese tenderà a diminuire. Il 11 febbraio si troverà 11’ sud alla stella Aldebaran, stella principale della costellazione del Toro.

 

 

 
Curva di luce della cometa 144P/Kushida
Mappa di visibilità della cometa 144P/Kushida
Percorso della cometa 144P/Kushida

 

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