Luglio 2023

IL SOLE

Il giorno 21 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.

  • 1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51
  • 15 luglio: il sole sorge alle 5.49; tramonta alle 20.46
  • 31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32


Oltrepassato il Solstizio d'Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi.
Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 43 minuti.

Il 6 luglio alle ore 19:00 T.U. (le 21:00 in Ora Legale Estiva) la Terra si trova all'afelio, a una distanza di 152.093.323 km dal Sole.

Nel 2022 la data dell'afelio cadeva il 4 luglio, nel 2021 il 5 luglio, nel 2020 a cavallo tra il 5 e il 6 luglio, nel 2019 era a cavallo tra il 4 e il 5 luglio, nel 2018 il 6 luglio, nel 2017 il 3 luglio. Si registra pertanto una sensibile variabilità nella data in cui la Terra si trova alla massima distanza dal Sole. Segnaliamo questo approfondimento del sito Vialattea.net che spiega le ragioni della variabilità delle date dell'afelio e del perielio (si riferisce all'anno 2006, ma la spiegazione rimane valida) :
https://www.vialattea.net/content/2404/

 

LA LUNA

 

Luna piena il 03/07/2023

Ultimo quarto il 10/07/2023

Luna nuova il 17/07/2023

Primo quarto il 26/07/2023

 

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurio proprio all’inizio del mese, il 1° luglio, il pianeta sarà in congiunzione con il Sole. Per alcue settimane sarà quindi praticamente inosservabile, anche se verso la fine del mese la distanza angolare dal Sole e l’altezza sull’orizzonte cresce significativamente, tanto da poterne tentare l’osservazione ad occidente, nella luce del crepuscolo serale, poco dopo il tramonto.

Venere::  il lungo periodo di visibilità serale, anche prolungata per diverse ore dopo il tramonto del Sole, giunge a termine. Abbiamo osservato il pianeta più luminoso al crepuscolo serale per molti mesi, già verso la fine dello scorso anno. All’inizio di luglio Venere tramonta circa 2 ore dopo il Sole e abbiamo ancora alcuni giorni per ammirare il suo splendore. Nel corso del mese il pianeta si abbassa repentinamente sull’orizzonte occidentale, riducendo sempre più la propria distanza angolare dal Sole, nell’imminenza della congiunzione del mese prossimo. A fine luglio Venere sarà praticamente inosservabile. Il pianeta rimane per tutto il mese nella costellazione del Leone.

Marte    la visibilità del pianeta rosso è simile a quella di Venere. Entrambi i pianeti si trovano nella costellazione del Leone. Venere però nel corso del mese inverte la marcia e si abbassa sull’orizzonte dirigendosi verso il Cancro, mentre Marte prosegue il suo percorso nella parte centrale del Leone, rimanendo un po’ più alto in cielo. Per quanto sempre più basso in cielo, rimane comunque visibile in orario serale, nella luce del crepuscolo, in direzione Ovest.

Giove::    il pianeta gigante anticipa sempre più il suo sorgere e potremo osservarlo sempre più a lungo nel corso della seconda parte della notte. Dovremo attendere però la fine dell’estate per poterlo osservare in orari serali facilmente accessibili. Per il mese di luglio sarà possibile individuarlo facilmente nelle ore che precedono l’alba sull’orizzonte ad Est. Giove si trova ancora nella costellazione dell’Ariete, dove rimane per tutto il resto dell’anno in corso.

Saturno il mese di luglio ci propone una sorta di staffetta tra i pianeti. Mentre volge al termine il periodo di visibilità serale dei pianeti a noi più vicini, Venere e Marte, finalmente potremo tornare ad ammirare i giganti gassosi. Come già descritto, dovremo pazientare ancora un po’ di tempo per vedere Giove, mentre per Saturno si avvicina il periodo di migliore osservabilità e finalmente nel corso del mese sarà possibile individuarlo al suo sorgere ad oriente prima di mezzanotte. Nella seconda parte della notte il pianeta sarà sempre più alto in cielo, fino alla culminazione a Sud prima dell’alba. Saturno si trova nella costellazione dell’Acquario Capricorno, dove si sposta lentamente con moto retrogrado.

Urano:   le condizioni di osservabilità di Urano si confermano molto simili a quelle di Giove. Entrambi i pianeti si trovano nella costellazione dell’Ariete. Nel corso del mese sarà quindi possibile individuarlo nelle ore che precedono l’alba sull’orizzonte orientale, dove gradualmente continua ad anticipare l’orario del proprio sorgere. La luminosità di Urano è al limite della visibilità ad occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente è necessario l’ausilio di un telescopio.

Nettuno:   il pianeta sorge circa un’ora più tardi rispetto a Saturno. Si troverà sull’orizzonte orientale nelle ore centrali della notte e lo si potrà osservare nelle ore che precedono il sorgere del Sole, sempre più alto fino a vederlo culminare a Sud all’apparire delle prime luci dell’alba. Per osservare Nettuno è indispensabile l’uso del telescopio, non essendo visibile ad occhio nudo. Nettuno inverte il proprio moto all’inizio del mese, il 1° luglio, quando inizia a sostarsi molto lentamente con moto retrogrado all’interno della costellazione dei Pesci, avvicinandosi al limite con l’Acquario.

Plutone:

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone si trova all’opposizione il 22 luglio, alla minima distanza dalla Terra, di poco superiore ai 5 miliardi di km. Rimane quindi visibile per tutta la notte, a Sud-Est dopo il tramonto del Sole, poi a Sud nelle ore centrali della notte ed infine a Sud-Ovest, prima dell’alba. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone si trova vicino al limite tra le costellazioni del Capricorno e del Sagittario, dove rientrerà muovendosi con moto retrogrado.

 

CONGIUNZIONI

 

Luna – Saturno: Nelle ore centrali della notte tra il 6 e il 7 luglio possiamo vedere sorgere la Luna e Saturno in congiunzione nella parte centrale della costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)

Luna - Giove: Nel corso della seconda parte della notte tra il 10 e l’11 luglio la Luna apparirà sull’orizzonte orientale seguita dal pianeta Giove. I due astri si trovano nella costellazione dell’Ariete. (vedi mappa)

Luna - Pleiadi: Prima dell’alba del 13 luglio la falce di Luna calante si trova vicino all’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. L’allineamento di astri facilmente riconoscibili comprende anche Giove, più alto in cielo, nell’Ariete, e la stella Aldebaran, bassa sull’orizzonte. (vedi mappa)

Luna - Venere - Marte: spettacolare concentrazione di astri, bassi sull’orizzonte occidentale, nella luce del crepuscolo serale. Poco dopo il tramonto del Sole del 20 luglio potremo ammirare la sottile falce di Luna vicina ai pianeti Venere e Marte, ormai prossimi al termine del loro periodo di visibilità serale. Da segnalare, appena sotto la Luna, la stella Regolo, la più luminosa della costellazione del Leone. (vedi mappa)

 

 

STELLE DOPPIE

 

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di luglio 2023 Csi Scorpii.

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

 

 

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

 

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.

 

 

OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

 

La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile

La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.

  • Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)

Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).

 

- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:

 

COSTELLAZIONI

 

Le brevi notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*).
Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente LiraAquila e Cigno.
Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.
La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia. Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, è la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Deneb - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.

 

METEORE

METEORE DI LUGLIO 2023

Terminato giugno, ha inizio il clima estivo vero e proprio, cosa che può a maggior ragione invogliare a intraprendere qualche osservazione notturna. Luglio rappresenta una buona occasione anche per chi vuole cominciare sistematicamente con le meteore, dato che aumenta il numero degli sciami e delle stelle cadenti stesse, e che, in buone condizioni di trasparenza e oscurità, le frequenze diventano in genere superiori alle 20 meteore/h. Quest’anno il plenilunio capita il 3 luglio, pertanto nei giorni vicini a questa data il numero delle meteore visibili risulterà ridotto quasi di una decina di volte a causa del chiarore lunare.

Le regioni di cielo più attive sono quelle eclitticali del Sagittario, Aquila, Capricorno e Aquario. Qui i radianti presenti sono parecchio diffusi e vicini tra loro. Le osservazioni fotografiche, o ancor meglio quelle video, sono le più opportune, poiché visualmente risulta difficile discernere se si tratti di questo o quel sciame, specie se le scie luminose sono lontane dal radiante.
Chi si cimenta comunque nell’osservazione visuale sarà meglio che provveda a disegnare su una mappa stellare [1] le tracce luminose e annoti la loro velocità apparente (cioè i gradi percorsi in un secondo) per poter poi stabilire l’associazione più probabile a un radiante, e ovviamente che condivida i propri dati osservativi spedendoli alla UAI-sm .

Particolare attenzione quest'anno potremo darla nella prima parte della notte alle Pegasidi (max 10 luglio), giovane sciame minore di velocissime meteore di cui non è ancora certa l'origine, oppure alle Capricornidi (max 13 luglio) che mostrano spettacolari meteore lente e brillanti che nella maggior parte dei casi si frammentano con una vistosa esplosione finale. Favorevole all'osservazione quest'anno sarà pure la corrente delle Aquilidi (max 18 luglio) che sembra irradiarsi da un'area tra lo Scudo e il confine orientale dell'Aquila.

Un'altra regione di cielo interessante è quella che comprende le costellazioni del Dragone, Aquila e Cigno, dove sono stati segnalati dei radianti diffusi di cui non sempre è risultata chiara l'attività. E' il caso soprattutto delle gamma Draconidi, un enigmatico sciame che ad esempio nel 2016 a fine mese ha mostrato dopo anni di totale quiescenza un imprevisto e breve exploit di circa 80-100 meteore di eZHR, testimoniato magnificamente da 9 stazioni della nostra rete di monitoraggio video IMG-UAIsm.

Nella seconda parte di luglio interessanti da seguire saranno le attività delle alfa Cignidi (max 20 luglio) e della componente meridionale delle delta Aquaridi (max 29 luglio), certamente la corrente più conosciuta del mese. Note quest'ultime fin dal 1849 come uno sciame diffuso, sono tutt'ora riscontrate ben attive, pur se osservabili con una certa difficoltà in quanto ricche di eventi poco luminosi e privi di persistenza della scia

 

 

 

COMETE

COMETE DI LUGLIO 2023

 




C/2023 E1 ATLAS

Questa cometa è stata scoperta all’inizio del 2023 dal sistema ATLAS. Arriverà al perielio il 1 luglio 2023 e attualmente è di magnitudine 11 ed è circumpolare, quindi visibile tutta la notte.

La cometa non raggiungerà magnitudini elevate ma si attesterà sulla mag. 9, quindi con un piccolo strumento sarà visibile.

Sarà visibile nella prima parte del mese nella costellazione dell’Orsa Minore. Il giorno 31 luglio si troverà a transitare in prossimità della Irish Nebula (NGC 7023), a circa 83’ a sud.

 


 

Curva di luce della cometa C/2023 E1 ATLAS
Grafico di visibilità della cometa C/2023 E1 ATLAS
Mappa del percorso della cometa C/2023 E1 ATLAS

 


237P LINEAR

237P/LINEAR è una cometa periodica del sistema solare, appartenente alla famiglia delle comete gioviane.

Al momento della sua scoperta da parte di LINEAR il 17 maggio 2002, fu ritenuta un asteroide. È stata riscoperta il 10 giugno 2010 dal satellite WISE che grazie ai suoi sensori nell'infrarosso ha scoperto facilmente la sua natura cometaria.

Sarà visibile per tutta la notte ed il giorno 8 luglio si troverà a transitare alla minima distanza dalla Terra, pari a 1,06 UA. Per tutto il mese sarà rintracciabile nella costellazione dell’Aquila a circa 10° sud della stella Antares.


 

Curva di luce della cometa 237P LINEAR
Grafico di visibilità della cometa 237P LINEAR
Mappa del percorso della cometa 237P LINEAR

 

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