Settembre 2023

IL SOLE

 


Il giorno 17 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.

  • 1 settembre: il sole sorge alle 6.37; tramonta alle 19.46
  • 15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.22
  • 30 settembre: il sole sorge alle 7.07; tramonta alle 18.56

Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.

 

23 settembre = Equinozio d'Autunno , alle ore 08:50 (Ora Legale Estiva).


(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)

 

 

LA LUNA

 

Ultimo quarto il 07/09/2023

Luna nuova il 15/09/2023

Primo quarto il 22/09/2023

Luna piena il 29/09/2023

 

 

OSSERVABILITA' DEI PIANETI

 

Mercurioil mese di settembre sarà favorevole per tentare una osservazione mattutina del pianeta, tra le prime luci dell’alba. La massima elongazione mattutina viene raggiunta il 22 settembre ad una distanza angolare di 17° 52’ dal Sole. Al mattino del 23 Mercurio sorge un’ora e 32 minuti prima del Sole: sarà l’intervallo di tempo più lungo per provare ad individuarlo sull’orizzonte orientale.

Venere::  dopo il lungo periodo di osservabilità del pianeta in orario serale, e dopo qualche settimana di assenza dai nostri cieli per la congiunzione con il Sole, Venere è tornato chiaramente visibile al mattino presto, prima del sorgere del Sole. Il pianeta più luminoso appare sull’orizzonte ad Est dove possiamo osservarlo nella costellazione del Cancro per buona parte del mese. Dal giorno 25 passa nel Leone.

Marte   il pianeta rosso si trova ancora nei cieli serali poco dopo il tramonto del Sole, ma è così basso sull’orizzonte occidentale da risultare di fatto inosservabile, sovrastato dalla luce del crepuscolo. Marte rimane per tutto il mese nella costellazione della Vergine.

Giove::    da alcune settimane Saturno è il protagonista delle osservazioni planetarie, ma Giove si appresta a prendere il sopravvento, diventando protagonista delle notti di fine estate. Fino al sorgere di Venere, il pianeta Giove sarà l’oggetto più luminoso della volta celeste (naturalmente a parte la Luna). Il pianeta gigante anticipa sempre più il proprio sorgere e potremo vederlo apparire ad Est già nelle prime ore della notte. Il 4 settembre inverte il proprio moto, che diventa retrogrado, rimanendo sempre all’interno della costellazione dell’Ariete.

Saturno dopo l’opposizione al Sole del mese scorso il pianeta mantiene ancora ottime condizioni di osservabilità. Saturno rimane visibile per quasi tutta la notte. Possiamo osservarlo a Sud-Est nella prima parte della notte per poi vederlo avviarsi al culmine a Sud in tarda serata. Saturno continua a spostarsi lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Acquario.

Urano:  le condizioni di osservabilità di Urano sono simili a quelle di Giove, eccetto che per la luminosità estremamente inferiore che richiede preferibilmente l’uso di un buon binocolo o un piccolo telescopio per poterlo osservare agevolmente. Si può individuare il pianeta sull’orizzonte ad Est nel corso della tarda serata. Con il passare dei giorni Urano anticipa sempre più l’orario in cui sorge, rendendo possibile osservarlo per gran parte della notte. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

Nettuno:     il pianeta raggiunge l’opposizione al Sole il giorno 19 settembre. Nettuno è pertanto osservabile per l’intera durata della notte e raggiunge la massima luminosità per l’anno in corso; tuttavia rimane al di sotto della soglia di visibilità ad occhio nudo e l’uso del telescopio rimane necessario per riuscire ad osservarlo. Lo si può trovare ad Est dopo il tramonto del Sole e al culmine a Sud nelle ore centrali della notte. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci, vicino al limite con l’Acquario.

Plutone:

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Lo si può cercare a Sud all’inizio della notte. Nelle ore centrali della notte è possibile individuarlo sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. Plutone ha una luminosità molto bassa ed è sempre indispensabile l’uso del telescopio per poterlo individuare. Plutone si trova ancora nella costellazione del Sagittario, dove rimane fino alla fine del 2023.

 

 

CONGIUNZIONI

 

Luna - Giove - Pleiadi : nella notte tra il 4 e il 5 settembre la Luna, che si avvicina alla fase di Ultimo Quarto, sorge vicina a Giove, nella costellazione dell’Ariete e si sposta in direzione delle Pleiadi, nel Toro. (vedi mappa)

Luna - Venere  : prima dell’alba dell’11 settembre, la falce di Luna calante appare sull’orizzonte orientale seguita dal pianeta Venere. Entrambi gli astri si trovano nella costellazione del Cancro. (vedi mappa)

Luna - Saturno  : la sera del 26 settembre la Luna, a 3 giorni dalla fase di Luna Piena, incontra il pianeta Saturno nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)

 

 

STELLE DOPPIE

 

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di settembre 2023 Epsilon Pegasi.

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.

 

 

OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

 

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.

 

 

OSSERVARE I SATELLITI STARLINK

 

La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile

La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.

  • Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)

Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).

 

- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:

 

COSTELLAZIONI

 

Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.
Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale.
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo è consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il Sagittario troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.
La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.
Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti.
CapricornoAcquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.
Più facile da trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di Cefeo.
Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.
Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.
Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.

 

METEORE

METEORE DI SETTEMBRE 2023

Settembre è un ottimo mese per osservare le stelle cadenti, dato che le notti iniziano ad allungarsi, il clima in genere diviene più mite e il numero delle sporadiche, che si assommano alle meteore dei vari sciami, raggiunge nel nostro emisfero il suo massimo annuale. In questo periodo dell’anno il punto nello spazio verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita viene a trovarsi più alto nel cielo, per cui alle nostre latitudini l’atmosfera terrestre viene investita da una quantità maggiore di particelle meteoriche. Se osserviamo attentamente il cielo in condizioni ottimali di trasparenza e di non inquinamento luminoso potremo aspettarci di osservare 10-20 stelle cadenti ogni ora, con un minimo di prima sera e un massimo prima dell’alba.

Per tutto il mese le regioni di cielo comprese tra le costellazioni dell’Auriga, Perseo, Ariete e Pesci offrono il maggiore interesse per chi osserva meteore, poiché da qui si irradia l’attività di numerose correnti minori vicine tra loro. Quest'anno la parte centrale del mese sarà quella più favorevole per osservare, non essendoci alcun disturbo dovuto alla Luna.

Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre è attiva l'interessante corrente delle Aurigidi, originata probabilmente dalla cometa a lungo periodo 1911 Kiess, che mostra meteore talvolta brillanti e molto veloci, ancor più delle Perseidi. Questo sciame è molto interessante poiché la sua attività è variabile e può mostrare in particolari circostanze gravitazionali con i pianeti maggiori dei veri e propri exploit di centinaia di meteore, come è avvenuto ad esempio nel 1986 (ZHR 250) e nel 1994 (ZHR 400). E’ interessante tra l’altro perché l’area radiante risulta sfasata più a est da quella teorica, allorché avvengono gli exploit, tanto che alcuni hanno messo in dubbio che si tratti dello stesso sciame. Quest’anno purtroppo non avremo alcuna possibilità di osservarle utilmente, poiché la Luna sarà sempre presente.

Verso il 6/7 settembre diventano più evidenti le epsilon Perseidi, uno sciame già conosciuto a fine '800 grazie ai disegni di W.Denning, ritornate di attualità in questi ultimi anni per aver mostrato un inatteso rinvigorirsi della frequenza e aver avuto una decisa conferma da parte delle osservazioni video. Quest'anno la loro visione sarà favorevole fino all’01h30m circa, allorché la Luna inizierà a portare disturbo.

Intorno al 9 settembre potremo osservare per tutta la notte le Perseidi di settembre (dette anche mu PER), una corrente alquanto irregolare generata dalla cometa Bradfield, caratterizzata da meteore di medio debole luminosità.

Sempre per l’intera notte l’11/12 settembre avremo una buona chance di controllare le irregolari ed enigmatiche alfa Triangulidi che pare si riattivino con periodicità, come ad esempio nel 1993, quando furono viste 11 di queste meteore in 75 minuti, di cui 8 in soli 20 minuti.

Poiché molte delle meteore di settembre mostrano un'alta velocità e risulta spesso molto difficile per chi osserva visualmente decidere sulla base dello spostamento angolare a quale radiante appartengano, è consigliabile disegnarle tutte su mappe stellari [*] per valutare poi a tavolino il tipo di associazione.

 

 

COMETE

COMETE DI SETTEMBRE 2023

 

 



 


C/2023 P1 Nishimura

 

Hideo Nishimura di Kakegawa, in Giappone, stava fotografando il cielo notturno l'11 e il 12 agosto 2023, quando catturò una nuova cometa che ora porta il suo nome. La cometa C/2023 P1 Nishimura si sta attualmente muovendo davanti alla costellazione dei Gemelli, bassa nel cielo dell'alba. Continuerà ad aumentare la sua luminosità man mano che si avvicina al sole. Ma diventerà abbastanza luminoso da poter essere visto solo con gli occhi?

 

La cometa passerà il suo perielio il 18 settembre 2023, a una distanza di 34 milioni di chilometri dal Sole (o 0,23 Unità Astronomiche). Durante il suo viaggio, raggiungerà il punto di massimo avvicinamento alla Terra il 13 settembre 2023 ad una distanza di 128 milioni di chilometri (o 0,85 Unità Astronomiche). La massima luminosità avverrà il 17 settembre, quando si prevede che la cometa raggiungerà la magnitudine 5, che potrebbe renderla potenzialmente visibile a occhio nudo. In quel giorno, dall'emisfero settentrionale, i tentativi di localizzare nel cielo la cometa C/2023 P1 (Nishimura) - che si troverà nella costellazione della Vergine - dovrebbero essere effettuati subito dopo il tramonto, poiché tramonterà circa un'ora dopo il Sole.

 

Sebbene le stime indichino che la cometa potrebbe diventare abbastanza luminosa da poter essere vista senza ausilio ottico, al suo massimo splendore la cometa sarà molto vicina all'area del cielo dove si trova il sole. Pertanto, la cometa sarà probabilmente difficile da individuare con la luce del crepuscolo. Tuttavia, durante gli ultimi giorni di agosto e i primi giorni di settembre, abbiamo ancora l'opportunità di provare ad individuarla utilizzando un binocolo, un piccolo telescopio, prima che si avvicini troppo al sole. La magnitudine attualmente osservata è di circa 9,2. Altre osservazioni riportano che la coda della cometa è lunga otto minuti d'arco. Gli appassionati del cielo potranno osservare la cometa con un piccolo telescopio nei restanti giorni di agosto (vedi grafici sotto). È meglio provare a vederla adesso, perché potrebbe non sopravvivere al suo passaggio ravvicinato con il Sole. Se sopravviverà fino ad agosto, la cometa Nishimura dovrebbe diventare un oggetto visibile con un binocolo durante le prime mattine di settembre. Quindi, gli osservatori con una visuale libera verso l’orizzonte est-nord-orientale potrebbero ottenere buone viste binoculari della cometa C/2023 P1 (Nishimura) intorno al 10 settembre, circa 45 minuti prima dell’alba.

 

  • 26 agosto: C/2023 P1 (mag 7.7) entra nella costellazione del Cancro.

 

  • 5 settembre: C/2023 P1 (mag 5.1) entra nella costellazione del Leone.

 

  • 7 settembre: C/2023 P1 (mag 4.5) passa a 0°16' dalla stella Ras Elased Australis (mag 3.0) nella costellazione del Leone.

 

  • 9 settembre: C/2023 P1 (mag 3.8) passa a 0°20' dalla stella Adhafera (mag 1.7) nella costellazione del Leone.

 

  • 12 settembre: C/2023 P1 (mag 2.7) raggiunge la sua massima vicinanza alla Terra a una distanza di 0.29 UA nella costellazione del Leone.

 

  • 15 settembre: C/2023 P1 (mag 1.8) passa a 0°10' dalla stella Denebola (mag 2.1) nella costellazione del Leone; entra nella costellazione della Vergine.

 

  • 17 settembre: C/2023 P1 (mag 1.7) raggiunge il perielio nella costellazione della Vergine.

 

  • 22 settembre: C/2023 P1 (mag 3.4) passa a 1°30' dalla stella Porrima (mag 2.7) nella costellazione della Vergine.

 

 

 

 

 

Curva di luce della cometa C/2023 P1 Nishimura
Mappa n. 1 del percorso della cometa C/2023 P1 Nishimura
Mappa n. 2 del percorso della cometa C/2023 P1 Nishimura
Mappa n. 3 del percorso della cometa C/2023 P1 Nishimura

 

 

 


 

 

C/2023 E1 ATLAS

 

Questa cometa è stata scoperta all’inizio del 2023 dal sistema ATLAS. La cometa ha passato il perielio il 1 luglio scorso e attualmente è di magnitudine 11.5 e sarà visibile tutta la notte.

 


 

 

 

Curva di luce della cometa C/2023 E1 ATLAS
Curva di luce della cometa C/2023 E1 ATLAS
Mappa del percorso della cometa C/2023 E1 ATLAS

 

 

 


 

Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.

 

 

 

 

 

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