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Saturday, 18 Maggio 2024

 

Ritrovi

 

 

Tutti i mercoledì alle ore 20:30 presso Auditorium della

biblioteca comunale di Taio. Se il tempo lo consente si effettuano osservazioni

con i telescopi

.dell'associazione

 

 

mani gemini

 

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 COMUNE DI PREDAIA

 

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Ultima occasione per vedere la “cometa del diavolo”: ecco quando e dove

cometa del diavolo 12p pons brooks

Se avete sempre sognato di vedere una cometa nel cielo notturno, è arrivato il momento perfetto per farlo. La “cometa del diavolo”, nota anche come 12P/Pons-Brooks, sta per raggiungere il suo massimo splendore, offrendo un’ultima occasione per vedere uno spettacolo celeste unico nel suo genere. Affrettatevi però, perché non durerà a lungo.

Arrivando sulla scia di comete come la “cometa verde” del 2022 (cometa 2022 E3 ZTF) e la famosa NEOWISE del 2020, la Pons-Brooks è stata definita da alcuni come la “cometa del decennio”. Si sperava che potesse essere vista durante la recente eclissi solare totale, ma nonostante non abbia raggiunto quella visibilità, rimane comunque uno spettacolo meraviglioso da osservare.

La “cometa del diavolo”

Conosciuta anche come la “cometa del diavolo“, questo corpo celeste ha guadagnato il suo soprannome a causa di un’imprevedibile esplosione di luminosità avvenuta nel luglio 2023. In quel momento, il nucleo della cometa si è improvvisamente illuminato, mentre l’alone di materiale attorno ad esso si è espanso, creando una strana forma “cornuta” nel cielo. Questo evento eccezionale ha catturato l’immaginazione di molti e ora offre una nuova occasione per chiunque voglia vedere la cometa Pons-Brooks.

Come vedere la cometa 12P/Pons-Brooks

La cometa è attualmente visibile subito dopo il tramonto a Sud/Ovest, ma il tempo stringe poiché si sta allontanando dal cielo settentrionale. Il suo perielio, il punto più vicino al Sole, sarà questo fine settimana, il che significa che sarà al suo massimo splendore.

Come vedere quindi la cometa nel vasto cielo notturno? Non è un compito facile, ma con un po’ di pazienza e l’attrezzatura giusta è possibile. Ecco cosa sapere.

Quando e dove cercare la cometa

La cometa Pons-Brooks è visibile al meglio circa 30 minuti dopo il tramonto, guardando verso Sud/Ovest. Cercate Giove, che sarà luminoso e facilmente individuabile nel cielo. Una volta individuato Giove, guardate sopra di esso per trovare la costellazione dell’Ariete. La gigantesca forma a V del Toro, proprio sopra l’Ariete, agisce come una freccia che indica la posizione approssimativa della cometa.

Cosa serve

Per osservare la cometa Pons-Brooks, avrete bisogno di un cielo limpido e di un binocolo. Anche se la cometa non è visibile ad occhio nudo, con un binocolo avrete una visione nitida e chiara. Assicuratevi di essere in un luogo con poca inquinamento luminoso e con vista senza ostacoli verso Ovest.

Ultima occasione

La cometa del diavolo offre un’ultima occasione per essere vista nel cielo notturno. Approfittate di questo spettacolo celeste unico, armatevi di pazienza e binocolo, e preparatevi a essere affascinati dalla bellezza del cosmo. Non perdete l’opportunità di vedere la cometa Pons-Brooks prima che sia troppo tardi!

VIRGO

Entrare nel territorio in cui è stato costruito l’interferometro Virgo sul sito dellOsservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) equivale a lasciare tutto il mondo all’esterno, dove in quel momento impazzava il carnevale, e immergersi in un altro, fatto di teorie svelate, di scoperte inseguite per molti anni, di immensa soddisfazione e tanto lavoro e impegno.

E’ in questo luogo che il 14 agosto del 2017 arrivò l’alert che riferiva dell’avvenuta osservazione per la prima volta un'onda gravitazionale (denominata GW170814) proveniente dalla fusione di due buchi neri aventi 31 e 25 masse solari. Questo evento è stato il primo osservato contemporaneamente dai tre rilevatori Virgo, LIGO Hanford e LIGO Livingston: ciò ha permesso una triangolazione molto più precisa rispetto all'evento del 14 settembre 2015 avvenuta nei soli interferometri americani.

Fu così che l’esistenza delle onde gravitazionali ipotizzata da Einstein con la teoria della relatività, venne confermata e convalidata con estrema soddisfazione da parte del mondo della fisica.

Ci sono voluti ben 100 anni per dimostrare la teoria di Einstein, ma alla fine, la sua asserzione “gli oggetti curvano lo spazio e lo spazio curvo devia gli oggetti”, ha avuto riscontro. Le oscillazioni causate da determinati eventi nel cosmo, come ad esempio la collisione di due buchi neri deformano la struttura dello spazio/tempo per un istante per poi tornare come era prima, questa deformazione si propaga e arriva fino alla Terra.

E per chi si dovesse chiedere lo scopo di tutto questo, ovvero perché, cercare di rilevarle sia importante, questo è spiegato nello studio che è possibile eseguire sugli oggetti che le hanno prodotte, per ora buchi neri e stelle di neutroni, si spera in futuro di riuscire a saperne maggiormente su pulsar e supernova inoltre, grazie a questa scoperta viene garantita la possibilità di  sviluppare  tecnologie all’avanguardia nel settore e infine, ma non ultimo, si dà finalmente voce concreta all’aura di Einstein che aleggia in questo luogo con la sua teoria.

Ci sentiamo di ringraziare immensamente il Gruppo Astrofili di Rovereto capeggiato dall’amico Nicola Marconi che ci ha offerto la possibilità di unirci a loro in questo viaggio di inestimabile valore.

 

kc

17/02/2024

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Villadei in collegamento dalla ISS: “un privilegio e un onore rappresentare l’Italia”

Stamattina il collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale nell'ambito della missione Ax-3, con l'astronauta Walter Villadei

L’Agenzia Spaziale Italiana e l’Aeronautica Militare hanno organizzato questa mattina, nell’Auditorium dell’ASI, a Roma, un collegamento con la Stazione Spaziale Internazionale nell’ambito della missione Ax-3 dedicato a studenti e docenti delle Università e delle scuole superiori. L’appuntamento è occasione per illustrare gli esperimenti italiani selezionati per la missione che vede protagonista il colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei, collegatosi in diretta video con i partecipanti intorno alle ore 10:30.

Per me è un privilegio e un onore, una grande gioia poter essere qui a bordo a rappresentare l’Italia,” ha dichiarato Villadei, in collegamento dalla ISS, sottolineando che “l’emozione è tantissima sia dal punto di vista personale, ma anche perché questo volo e questa missione sono il risultato di una grande missione di squadra. Portiamo in volo esperimenti, tecnologie” che vengono da mondi diversi come l’accademico, l’industriale e il militare.

Il volume abitabile della Stazione Spaziale Internazionale “vede un contributo del 40% realizzato dall’industria italiana“. L’Italia “è ed è sempre stata protagonista, siamo protagonisti anche con questa missione” Ax-3 “interpretando il cambiamento che sta andando nella direzione di avere sempre più il coinvolgimento del mondo industriale e privato“.

L’organismo umano non è fatto per vivere in microgravità o nello Spazio, ci siamo evoluti sulla Terra ma il nostro organismo è dotato di grande capacità di adattamento e flessibilità,” ha spiegato Villadei, rispondendo a una domanda. Gli effetti principali della microgravità sul corpo umano, ha aggiunto, si manifestano “soprattutto” per le missioni con “lunghe durate, in termini di riduzione della massa ossea, di riduzione del volume dei muscoli. Siamo esposti a un ambiente con una grande quantità di radiazioni. Tutto questo produce un adattamento che ha alcuni effetti, in primis un senso nausea nelle prime ore. In generale l’adattamento è stato molto rapido ed efficace, si riesce anche a riposare molto bene, quindi il nostro organismo in qualche modo si adatta utilizzando alcune contromisure“. Villadei ha sottolineato  che “l’allenamento fisico sia prima di partire, ma anche durante il volo, aiuta a ridurre effetti collaterali del volo in microgravità“.

La missione Ax-3 è la dimostrazione che la cooperazione internazionale è un fattore essenziale” per l’esplorazione dello Spazio, ha evidenziato Villadei. “Adesso si sta aprendo una pagina nuova, con un ampliamento della comunità che vi accede. Questa nuova pagina dell’esplorazione dello spazio può essere un’ulteriore elemento a supporto della collaborazione internazionale che rimane e resta un fattore essenziale per promuovere scienze, innovazione e tecnologia“.

La missione Ax-3, decollata il 18 gennaio dal Pad L-39A del Kennedy Space della NASA, in Florida, rappresenta per il Sistema Paese un’occasione di incrementare competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività umane nello Spazio, attraverso lo svolgimento di esperimenti in microgravità, promossi dal Ministero della Difesa e dall’Agenzia Spaziale Italiana, in coordinamento con centri di ricerca, università e industrie, per amplificare la grande esperienza nazionale in ambito operativo, medico e tecnologico applicata allo Spazio.

 

 

Ciao Claudio,

sarai sempre con noi.

 

claudio 

 

 

 

 

"Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'infinito"

 

Confucio

 

 

  

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