Osservatorio di Asiago
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Avevamo appuntamento alle 18 con gli amici astrofili di Rovereto a cima Ekar, siamo arrivati quando ancora non c’era nessuno tranne il silenzio che si adagiava lento sulle vallate dell’altopiano di Asiago.
Alle nostre spalle, l’osservatorio astronomico, la cui visita è meta molto ambita dagli appassionati di astronomia. Si tratta del più grande osservatorio italiano e sotto questa cupola del diametro di 16 mt., oltre ad innumerevoli e proficue ore di ricerche, sono stati avvistati e scoperti diversi asteroidi, come in quella notte del 16 gennaio 1994 in cui i due astronomi, Andrea Boattini e Maura Tombelli ne scoprirono ben 23!
Il gruppo si è lentamente composto e dopo le divertenti foto di rito fatte all’esterno siamo saliti nella cupola. Al suo interno, il telescopio astronomico più grande in Italia, inaugurato nel 1973 e dedicato a Niccolò Copernico. Si tratta di un telescopio riflettore Cassegrain su montatura equatoriale a forcella costituito da due specchi: il primario parabolico del diametro di 182 cm con una massa totale di Kg.1500 ed il secondario iperbolico del diametro di 58 cm.
Lo specchio primario viene sottoposto annualmente ad un operazione di alluminatura praticata nella camera a vuoto dell’osservatorio, ossia alla copertura dello stesso con un sottilissimo strato di alluminio rendendolo in questo modo perfettamente riflettente ed idoneo a raccogliere la radiazione luminosa.
Dopo una visita alle altre sale dell’osservatorio siamo usciti sotto un cielo plumbeo e ventoso a dimostrazione che per quanto l’uomo si affanni a costruire mezzi sempre più potenti ed evoluti, spetta sempre alla natura l’ultima parola sulla decisione di lasciarsi ammirare o mantenere i suoi più affascinanti segreti.