...QUALCHE CONSIGLIO
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- Ci vogliono quasi 15 minuti per adattare perfettamente la vista all'oscurità, ma è sufficiente un solo secondo di luce per disadattarla: non accendere mai luci sul luogo di osservazione. Anche la semplice accensione di una sigaretta o l’attivazione lampeggiante dell’antifurto della macchina o una qualsiasi fonte di luce bianca, se pur piccola, causano il necessario riadattamento dell’occhio al buio.
- Le luci rosse provocano il minor danno all'adattamento degli occhi all'oscurità: scherma sempre le torce elettriche con carta o colore rosso trasparente.
- Anche le luci interne dell'automobile dovrebbero essere schermate con nastro adesivo rosso.
- Usare il puntatore laser con estrema moderazione, solo quando assolutamente necessario e per il solo tempo di effettivo utilizzo. Un uso non corretto potrebbe causare danni alla vista oltre che a ricreare il set di Guerre stellari …
- Dotarsi di un buon atlante stellare, possibilmente con pagine resistenti all’umidità. Quest’ultima, associata all'uso frequente, potrebbe renderlo inutilizzabile in breve tempo. Alla stessa maniera, si deve cercare di corredare gli strumenti di osservazione di protezioni contro l’umidità che potrebbe causare fastidi dopo poco tempo che l'osservazione ha avuto inizio.
- E’ opportuno arrivare sul luogo di osservazione prima del crepuscolo: montare la strumentazione di notte può richiedere l'accensione di luci e può disturbare chi osserva.
- Coprirsi sempre abbondantemente: osservare il cielo significa restare per ore fermi, di notte, all'aperto e spesso ad alte quote; tutto ciò diventa una sofferenza se non si è adeguatamente vestiti.
- Attenzione a dove metti i piedi! Se ti avvicini alla postazione di un altro astrofilo, soprattutto se si sta dedicando all’astrofotografia, porre attenzione ai cavi che al buio si vedono poco o non si vedono, con il rischio di far cadere il computer o strappare i cavi.
- Anche se la curiosità è molta e spinge a spostarsi rapidamente da un oggetto ad un altro, è meglio invece dedicarsi a pochi oggetti a serata ma porre loro un'adeguata osservazione prendendo nota di cosa si sta osservando e raccogliendo le maggiori informazioni possibili sull'oggetto: ora, luogo, seeing, trasparenza del cielo, ingradimenti utilizzati, e una sommaria descrizione di ciò che si vede nell'oculare.