Osservatorio "Le Pleiadi"
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Un’ulteriore occasione per accrescere il nostro bagaglio culturale e di conoscenza in materia di astronomia ci si è presentato con l’opportunità di visitare, insieme agli amici astrofili di Rovereto, l'osservatorio del Gruppo Astrofili "Le Pleiadi" di Cembra.
L’osservatorio si trova all'interno di una cava di porfido in una zona abbastanza lontana dalle fonti di inquinamento luminoso del paese ma circondata, purtroppo, da un orizzonte non proprio favorevole. La struttura è composta da un box in lamiera sapientemente modificato per l'utilizzo astronomico, la parte del tetto che contiene lo strumento ottico infatti, è semovente e si apre totalmente in maniera automatica con comando elettrico. L’altra metà funge da sala operativa e contiene la strumentazione di comando e rilevazione dei dati raccolti. A fianco della struttura ne esiste una seconda più piccola con apertura manuale contenente anche questa un secondo strumento ottico.
Sergio Dallaporta, persona molto gentile e disponibile, ci ha accolto e spiegato in maniera molto dettagliata il funzionamento e le caratteristiche dello strumento principale appena acquistato. Il telescopio, un Ritchey-Chrètien di 300 mm, (è un riflettore Cassegrain più evoluto per ridurre gli effetti dell'aberrazione laterale degli specchi) costruito da una ditta artigiana, veneta è montato su una solida montatura a forcella gestibile in remoto e anche direttamente con pulsantiera elettrica manuale.
Sergio, pur essendo un astrofilo, utilizza questo strumento per la ricerca scientifica. Il telescopio è dotato di camera CCD per le riprese stellari. Lo studio che conduce è improntato sulle stelle simbiotiche, sistemi stellari molto deboli di 11a o anche di 16a Magnitudo all’interno dei quali una nana bianca cattura materia superficiale da una stella legata ad essa gravitazionalmente ma più grande, di solito un gigante rossa, ne riproduce lo spettro che poi verrà confrontato con riprese antecedenti (anche di anni) per valutarne l'evoluzione oppure archiviato per un confronto successivo.
I dati che Sergio raccoglie dedicandosi costantemente ogni notte sfidando qualsiasi condizione vengono trasmessi all'osservatorio di Asiago con il quale lavora in collaborazione con gli astronomi professionisti.
Potrebbe risultare strano ma è anche molto interessante e incoraggiante, sapere che la tecnologia odierna permette, con dei costi relativamente bassi, di contribuire in maniera sostanziosa alla ricerca astronomica. Sono molte le scoperte in campo astrofisico attribuibili ad astrofili, alla loro passione e dedizione e Sergio è sicuramente uno di loro.
E’ scesa una notte particolarmente favorevole dopo cena e Sergio, salutandoci con il suo sorriso benevolo, non si è lasciato sfuggire quell’ulteriore occasione per tornare ai suoi cieli e alle sue stelle.