Il principio dell'incertezza
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Quali conseguenze si possono ottenere mettendo insieme un gatto chiuso in una scatola dotata di un meccanismo diabolico, dei proiettili sparati contro delle fenditure e delle monete lanciate in aria?
Ad esempio quello di spiegare, in una fredda sera di febbraio, i segreti piacevolmente caratterizzati da una spiccata teatralità, della fisica e della meccanica quantistica.
Il Principio dell'Incertezza è ispirato alla figura di Richard Feynman, importantissimo e popolare fisico statunitense premio Nobel per la fisica nel 1965. Il progetto prende spessore dal fatto che Andrea Brunello, oltre ad essere attore professionista, possiede un Ph.D. in fisica teorica ed è stato per un certo periodo ricercatore.
In scena si sviluppa l'esposizione del Professore che si inerpica attraverso alcuni fra i più misteriosi concetti della meccanica quantistica (l'esperimento della doppia fenditura, il gatto di Schroedinger, i many-worlds di Hugh Everett III) per raccontare un meraviglioso mondo fatto di misteri e paradossi. Ma sotto si nasconde un'inquietante verità. La lezione si trasforma così in una confessione che mescola le teorie più evolute della meccanica quantistica, le teorie dei mondi paralleli, con i segreti del professore, spingendolo a prendere una decisione estrema.
Lo spettacolo è stato affascinante così come affascinante è stato il modo in cui siamo stati trascinati noi stessi attraverso le fenditure, doppie e anche triple (….) della fisica e della meccanica quantistica.